Gli azzurri tornano nuovamente in campo, in ambito europeo, contro il Villareal, sette giorni dopo la sconfitta per 1-0 del Madrigal, pareggiando al San Paolo per 1-1. Gli azzurri escono dalla coppa in virtù, del gol segnato in trasferta da Pina.

Tante le novità nel 4-3-3 di Sarri: Chiriches e Strinic, al posto di Koulibaly e Ghoulam; dentro David Lopez e Valdifiori, per Allan e Jorginho; Mertens e Insigne partono insieme dal primo minuto, al fianco di Higuain. Completano lo schieramento Reina, tra i pali, Albiol e Hysaj, in difesa, e Marek Hamsik come mezz'ala sinistra. Per gli spagnoli, invece, 4-4-2 serrato, costituito dai migliori undici: confermati Musacchio e Ruiz, nelle retrovie, così come Soriano a centrocampo, mentre Bakambu rileva Baptistao al fianco di Soldado.

Parte meglio il Villareal, rispetto al Napoli: la prima occasione giunge a pochi minuti dal calcio di inizio su calcio d'angolo. I giallo canarino sembrano, inoltre, più reattivi e lucidi dei padroni di casa, che al contrario palesano un calo fisico ed anche tecnico. Il primo brivido lungo la schiena dei partenopei corre al 14esimo, quando Bakambu, lanciato in contropiede, spara su Reina; l'azione continua ma il tiro di Soriano termina a lato. Tuttavia, la gara volge improvvisamente in favore degli azzurri al 17', perché viene siglato l'1-0 che sblocca la partita. Hamsik sfrutta il rinvio corto di testa della retroguardia avversaria e scaglia una rasoiata al volo, dal limite dell'area, che pareggia i conti dell'andata.

La rete rivitalizza i ragazzi allenati da Sarri, che riescono a prendere le misure al Submarino Amarillo e a mantenere maggiormente il pallino del gioco; i ritmi si abbassano leggermente e il Napoli arriva così ad occupare meglio tutte le zolle del campo. In questo modo, gli azzurri arrivano ad impensierire Areola prima con Insigne e dopo con David Lopez, rispettivamente al 29' e al 38'. Il raddoppio viene sfiorato con Chiriches, di testa, sugli sviluppi di un corner al 41esimo e, per ben due volte nei frangenti finali di primo tempo, grazie altrettanti spunti fulminei di Mertens, il quale con un tiro-cross insidiosissimo costringe Musacchio ad un intervento in scivolata che si stampa sul palo (42') e successivamente sfiora il legno alla destra di Areola con una conclusione tesa da fuori area (45'), proprio in chiusura di primo tempo.

L'inizio del secondo tempo si stabilizza sull'aggressività ed il possesso palla azzurro. Il Villareal però pian piano viene fuori e chiama Reina a sventare la minaccia su traversone di Rukavina, in tuffo basso, al 57'. È un momento, dunque, favorevole ai gialli, che persistono nella trequarti napoletana e raggiungono l'1-1 con un improbabile cross di Pina, dalla traiettoria strana, che si "rifiugia" alle spalle di un Reina pietrificato.

Questa è una doccia fredda per il Napoli, che cala di brillantezza e di morale, divenendo più prevedibile e macchinoso. Ma Mertens prova a scuotere un po' l'andamento della gara, disegnando un assist molto invitante per Hamsik, che non arriva convinto sul pallone. Ancora gli azzurri in forcing offensivo: Areola effettua una deviazione miracolosa (in corner) sulla botta sicura di Insigne, al 73', ripetendosi dopo 1 minuto su Mertens, in prodezza aerea. Gli azzurri insistono, ma non incidono: Higuain, poco dopo, non sfrutta un rimpallo a lui favorevole, spedendo il suo sinistro di prima, da posizione leggermente defilata.

Entra Jorginho (sfiora il 2-1 con all'82') al 75' per un ottimo Valdifiori, mentre Marcelino rileva Rukavina con Castillejo, dopo 2 minuti. Il neo entrato spagnolo non trova il doppio vantaggio per un attento ripiegamento della retroguardia partenopea. Negli ultimi minuti, i padroni di casa continuano a rinchiudere gli ospiti nella propria metà campo, senza però riuscire ad aggredire in maniera concreta. Gabbiadini tenta l'ultimo squillo proprio prima della conclusione della partita, al 93', che segna l'uscita dall'Europa League del Napoli.

Alessandro Alberto Di Porzio