Clima molto caldo allo stadio Artemio Franchi di Firenze nonostante la sfida tra i viola ed il Napoli, valevole per trentacinquesima giornata di serie A, si disputasse alle ore 18,00. Gli azzurri dovevano rispondere alla Juventus che nell'anticipo del sabato aveva vinto contro l'Inter non senza polemiche arbitrali. Buon seguito di supporters partenopei che hanno occupato lo spicchio destinato ai tifosi ospiti e non solo.

Alla lettura delle formazioni non si annotavano sorprese, i due tecnici hanno mandato in campo le formazioni attese alla vigilia. Sarri, applauditissimo da tutto lo stadio durante il giro di campo prepartita, ha confermato il 4-3-3 e gli stessi undici scesi in campo domenica scorsa all'Allianz Stadium contro la Juventus; Pioli, invece, nel suo 4-3-2-1 ritrovava Sportiello tra i pali, Pezzella in difesa e Badelj al centro del campo. La posizione di Chiesa che si allargava molto sulla fascia sinistra metteva in difficoltà Hysaj che spesso veniva preso tra due avversari considerato che anche Biraghi occupava una posizione piuttosto alta.

La partita aveva subito una svolta a favore della Fiorentina, Koulibaly dopo pochi minuti veniva sorpreso da Simeone su un rilancio dalle retrovie ed era costretto ad atterrarlo a ridosso dell'area di rigore. L'arbitro Mazzoleni dapprima decretava il rigore ammonendo il difensore azzurro poi, dopo il controllo del VAR, stravolgeva completamente la sua decisione assegnando una punizione dal limite ma espellendo Koulibaly. Da quel momento c'è stato un monologo viola, il Napoli inseriva Tonelli al posto di Jorginho ma non riusciva a trovare più le giuste misure e tatticamente veniva surclassato dalla squadra di Pioli che ha disputato un primo tempo di grande furore agonistico.

Subito dopo la mezzora, a furia di provarci la Fiorentina trovava il vantaggio con Simeone che finalizzava un'azione analoga a quella dell'espulsione di Koulibaly. Gli azzurri non hanno giocato come al solito, complice l'inferiorità numerica ma anche la scarsa vena di alcuni uomini fondamentali come Mertens, Callejon ed Hamsik.

La ripresa iniziava senza cambi da parte dei due tecnici, ed anche l'andamento del match restava sostanzialmente invariato con la Fiorentina a fare la partita ed il Napoli a soffrire oltremodo il pressing esasperato dei violi che al quindicesimo trovava il 2-0 ancora con Simeone che sfruttava un batti e ribatti in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Da quel momento solo accademia da parte della squadra di Pioli che faceva girare il pallone innervosendo gli azzurri che non riuscivano ad imbastire alcuna azione degna di nota. Nemmeno i cambi operati da Sarri che inseriva Milik e Zielinsky in luogo di Mertens e Hamsik davano il cambio di passo alla squadra partenopea che peraltro subiva il terzo goal, ancora con Simeone, proprio nei minuti di recupero. Con questa sconfitta il Napoli dice praticamente addio ai sogni scudetto. 

Antonio Rea