Solo tre giornate al termine della stagione, 9 punti che potrebbero ancora pesare molto sul bilancio finale del campionato. Scontro salvezza e bagarre per le competizioni europee più acceso che mai, lieve appannamento di intensità invece per il finora spumeggiante duello scudetto. La 35esima giornata di campionato infatti ha visto aumentare da 1 a 4 i punti di distacco tra Juventus e Napoli. Un match, quello dei bianconeri al Meazza, dalle infinite emozioni ma anche polemiche per un arbitraggio non all’altezza dell’importanza della partita. Tuttavia gli azzurri scesi in campo ieri a Firenze, probabilmente demoralizzati ma, soprattutto, con diversi protagonisti in evidente debito d’ossigeno, non sono riusciti mai ad imporre il proprio gioco.

Il 3-0 finale è anche causa della prematura uscita dal campo di Koulibaly, espulso ad inizio gara, con il Napoli quindi che ha praticamente giocato tutta la partita in 10 uomini. Le reti subite (tripletta di Simeone) sono nate da errori collettivi più che da trame ben costruite della Fiorentina. Difesa disattenta, troppo alta e non in linea nella prima rete dell’attaccante Viola, poco reattiva nel secondo tap-in vincente con una palla sporca rimasta troppo tempo in area piccola. Una reazione vera e propria non c’è mai stata, troppa difficoltà nel costruire a metà campo e poca profondità degli attaccanti apparsi più di tutti sfiduciati e sottotono.

Il terzo gol dei padroni di casa allo scadere del 90’, ancora nato da una strappo veloce di Simeone, è solo la resa di una formazione che ha mancato forse di lucidità e brillantezza nella partita più insidiosa che c’era da qui a fine stagione. Tuttavia la matematica non condanna ancora i partenopei, i punti da recuperare sono quattro e le gare a disposizione ne offrono ancora nove. Si tratta di una vera e propria impresa che, anche in caso di fallimento, non va comunque a rovinare un campionato fin qui spettacolare. Una rosa che ha reso molto più delle aspettative (il divario tecnico e numerico con la diretta rivale è immenso) grazie soprattutto alla guida del tecnico Sarri. Ora è importane ripartire, per continuare questo estenuante inseguimento ma, più di tutto, per confermare ancora una volta la forza del gruppo. Tre step alla fine della stagione, tre partite che senza dubbio gli azzurri agrediranno con rabbia per conquistare bottino pieno, comincindo domenica al San Paolo con il Torino.  

Gianluca Cotone