Mancano ormai 5 giorni alla conclusione del ritiro di Dimaro per la squadra partenopea, che domenica sera affronterà nello stadio di Trento il Chievo Verona. Dopo gli impegni con squadre di categorie inferiori, si tratta del primo incontro con una squadra che milita nella massima serie e consentirà quindi di verificare meglio la condizione atletica dei calciatori e l’assimilazione da parte loro dei dettami tattici di Carlo Ancelotti. I successivi impegni previsti dal 4 all’11 agosto, contro Liverpool, Borussia Dortmund e Wolfsburg saranno decisamente più probanti. La rosa azzurra è quasi al completo: manca un esterno di difesa che possa essere schierato più o meno indifferentemente a destra o sinistra, vista anche l’incertezza sui tempi di recupero per Faouzi Goulham, oltre ad un portiere che (almeno fino al rientro di Meret) possa rappresentare una valida alternativa a Karnezis.

Per il terzino i nomi più gettonati, come indicato dallo stesso presidente De Laurentiis, sono quelli di Arias e Sabaly: il primo è un calciatore colombiano 26enne attualmente in forza al PSV Eindhoven, che finora ha sempre giocato sulla fascia destra, mentre il secondo è un 25enne senegalese più pronto ad essere schierato su entrambi i fronti, ed è quello che sembra più vicino al Napoli. Il discorso portiere, invece, sembra orientarsi verso Francesco Bardi del Frosinone: l’alternativa è rappresentata dall’estremo difensore della Nazionale Messicana, il 33enne Guillermo Ochoa, che però rappresenterebbe ben più di un terzo portiere e potrebbe stravolgere le gerarchie. Sul fronte attaccante, invece, tramontata la suggestione Cavani, potrebbe aprirsi qualche altra trattativa per un attaccante blasonato, ma in tal caso Inglese andrebbe ceduto in prestito.

Le prime due settimane di lavoro in Trentino Alto Adige hanno fatto apprezzare a tifosi ed addetti ai lavori soprattutto il talento di Fabian Ruiz, il quale dovrà dimostrare quanto buono ha fatto vedere finora nei successivi impegni decisamente più significativi. Ci vorrà più tempo, invece, per valutare Marek Hamsik nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato l’allenatore emiliano: il capitano slovacco, infatti, agisce al centro dei tre di centrocampo, anche se non riveste i panni di regista come è stato interpretato lo scorso anno da Jorginho. Il calendario, appena sorteggiato, ha previsto per il Napoli un avvio tutt’altro che facile: esordio all’Olimpico di Roma contro la Lazio, primo impegno casalingo contro il Milan e poi, in alternanza tra trasferte e gare al San Paolo, Sampdoria, Fiorentina, Torino, Parma e Juventus. È importante, quindi, che gli innesti in rosa siano di livello adeguato ed arrivino in fretta.

Fabrizio Infante