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Napoli: la garanzia è Ancelotti, l’ambiente è giustamente ottimista

12/10/2018

Napoli: la garanzia è Ancelotti, l’ambiente è giustamente ottimista

Il calcio è strano e si sa, l’opinione dei più sull’operato di un tecnico cambia spesso, a seconda dei risultati. E così anche un allenatore della caratura di Carlo Ancelotti si è ritrovato a fare i conti con il pessimismo di un pubblico che, dopo una sessione di mercato apparentemente poco soddisfacente ed i primi risultati negativi in amichevole, si è ritrovato ad incitare il suo Napoli con un po’ di scetticismo e tanta curiosità. Abbastanza convincenti, le prime due gare ufficiali con Lazio e Milan, che avevano fruttato sei punti agli azzurri, prima della serata storta di Genova (in casa della Samp). Ma qualcosa si era già intravisto: il gioco del nuovo tecnico non era forse spumeggiante come quello sarriano, ma nemmeno così noioso e poco efficace, se ci si aggiunge poi la qualità di una rosa rimasta comunque ottima, se non migliorata, il gioco è fatto. Il Napoli vince ed inizia a convincere.

Tra la sconfitta di Genova e la gara di Champions League con la Stella Rossa l’ambiente azzurro compie anche un’interessante scoperta: Ancelotti crede in tutti i calciatori della rosa ed assolutamente non rinuncia ad utilizzarli. A rotazione, non tardano ad arrivare le titolarità di Ruiz, Verdi, Luperto, Maksimovic e persino l’utilizzo di un Ounas, che forse tanto male poi non era. La vittoria in casa del Torino, arrivata il 23 settembre sancisce definitivamente la fiducia di un pubblico che iniziava a conoscere, ma soprattutto ad apprezzare il nuovo corso della squadra azzurra.

Registrata anche la difesa, che dopo aver subito sei reti in tre gare, si è poi portata a casa ben cinque reti inviolate in un mese, con l’aiuto di Karnezis ed Ospina. Fiorentina, Stella Rossa, Parma, Sassuolo e soprattutto Liverpool hanno presto capito che anche nella stagione da poco iniziata, il Napoli sarà una squadra solida e difficilmente perforabile. Merito senz’altro della bravura del tecnico e della qualità del pacchetto difensivo che ancora vanta, nonostante le proposte “indecenti” ricevute nella sessione estiva di mercato, un nome come quello di Kalidou Koulibaly, certamente ad oggi, tra i cinque difensori più forti del Mondo. Una menzione speciale la merita anche il solito guerriero che davanti alla difesa, produce un invisibile scudo a tutto campo, Allan Marques, ventisettenne brasiliano tuttofare, alla quarta stagione a grandi livelli e con la maglia del Napoli.

Cosa manca allora agli azzurri per essere la corazzata da temere anche nei prossimi mesi ? Sicuramente mancano gli infortunati, e che infortunati. C’è curiosità attorno ad una promessa come Meret, ma anche la fantasia di Younes potrebbe essere utile durante le rotazioni del tecnico di Reggiolo, che attende anche il fortissimo Ghoulam, si spera al più presto arma in più dei partenopei. Ad oggi comunque il Napoli è primo nel girone di Champions, anche se con un solo punto di vantaggio sulle corazzate Liverpool e Psg, e secondo in Serie A dove mancano 6 punti per agguantare una Juventus per ora imbattibile ed imbattuta. Soltanto il tempo potrà dirci se a Napoli a fine stagione, ci sarà ancora motivo per sorridere, per ora il pubblico del San Paolo si gode una rosa di ragazzi che divertono, combattono e fanno paura alle grandi.

Vincenzo Capuano

 

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