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PSG-Napoli 2-2, pari beffardo per gli azzurri: Di Maria decisivo nel recupero.

24/10/2018

PSG-Napoli 2-2, pari beffardo per gli azzurri: Di Maria decisivo nel recupero.

Terzo turno di Champions League per il Napoli che, dopo la vittoria magistrale contro il Liverpool, esce a testa altissima dal Parco dei Principi, dopo aver pareggiato 2-2 contro il PSG. Un risultato amaro per i partenopei che meritavano i tre punti per quanto prodotto sul rettangolo di gioco.

Gli azzurri scendono in campo disponendosi con il 4-4-2: difesa con Maksimovic e Mario Rui sulle fasce, Albiol e Koulibaly al centro della difesa; Ospina tra i pali. Allan ed Hamsik costituiscono il duo di centrocampo, completato dagli esterni Callejon e Ruiz. Mertens ed Insigne sono i riferimenti offensivi.

Tuchel risponde con un 4-2-3-1 a trazione anteriore: Areola è "protetto" dal quartetto Meunier-Marquinhos-Kimpembe-Bernat. Verratti e Rabiot fungono da cerniera tra la retroguardia e la stellare trequarti composta da Di Maria, Neymar e Mbappé. Cavani è l'unica punta.

La partita, sin dalle prime fasi, è giocata su ritmi abbastanza bassi: entrambe le squadre si alternano nel possesso della sfera, cercando di non scollarsi per concedere profondità. Sono, comunque i francesi a rendersi pericolosi per primi con Mbappé e Cavani, rispettivamente al 14esimo ed al 17esimo. Gli uomini di Ancelotti rispondono alla grande con Mertens, dopo dieci minuti: traversa clamorosa del belga. È solo il preludio al gol, che giunge dopo un quarto d'ora: Callejon imbecca Insigne in profondità, che insacca con un preciso pallonetto.

I transalpini non reagiscono, anzi rischiano di affondare, ma il talento di Frattamaggiore non concretizza di destro al 35'. Il PSG costringe Ospina ad una grande parata sul solito Mbappé (il più vivo dei suoi), solo al 39esimo: momento in cui il match è più vivo e godibile. Il Napoli, quindi, manca ancora il 2-0 al 46esimo: destro a giro di Insigne, da posizione ravvicinata, alto sulla traversa. È l'ultima occasione di un primo tempo grandioso disputato dai partenopei.

La ripresa inizia con un solo cambio tra le fila del PSG: Kehrer per Bernat. E sono proprio i rossoblu a mantenere il pallino del gioco, fino a crearsi la prima insidiosa occazione al 50esimo: Neymar conclude dai 17 metri, Ospina non trattiene e Cavani (in fuorigioco) sul tap-in, a porta sguarnita, tira a lato. Il portiere colombiano si ripete dopo due minuti su un colpo di testa di Meunier, deviando in corner.

Quindi, Ancelotti è costretto a lanciare Zielinski nella mischia al 53esimo, rilevando un infortunato Insigne. Intanto, la squadra di casa è in crescita e stringe il Napoli nella propria metà campo, alzando la pressione, così raggiungendo la parità al 61' fortunosamentr: cross basso dell'ex Brugge, deviazione imprevedibile e involontaria di Mario Rui che termina nella propria rete. Non demordono, comunque, i partenopei che si procurano un'occasione interessante al 68', con Mertens: palla sul fondo di poco.

Tuchel, dunque, mescola le carte al 76esimo: dentro Draxler per Cavani. Ma dopo un minuto, il folletto belga trova il 2-1, sfruttando un rinvio sbilenco di Marquinhos, sulla conclusione di Fabian Ruiz: risultato nuovamente ribaltato. La compagine francese va vicino il pareggio all'82esimo con Neymar: il brasiliano calcia una punizione respinta in angolo da un salvifico Ospina.

Entrambi gli allenatori quindi procedono con il secondo e terzo cambio a loro disposizione: Milik per Mertens (84') e Diaby per Verratti (83'). Tra i due cambi, due ghiotte chance per gli azzurri: proprio con Mertens e l'ex Ajax dalla panchina. All'87esimo, arriva il momento di Rog, entrato sul rettangolo di gioco in luogo di Callejon. E proprio nei minuti di recupero, quando la partita sembrava aver detto tutto, Di Maria pareggia i conti con un sinistro imparabile che ferma il punteggio sul 2-2 finale.  

Alessandro Alberto Di Porzio

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