La prima annata dell'era Ancelotti potrebbe essere riassunta (finora) con un solo termine: controversa. Perché, dopo aver visto svanire il sogno "Scudetto" neanche una stagione fa, al termine del triennio di Sarri, gli azzurri si trovano oggi a confermare un secondo posto privo di "sapore", in campionato, e a lottare per giungere in fondo ad una competizione complicata.

Le quindici lunghezze di distacco dalla Juventus sono un abisso, che hanno raffreddato gli animi dei tifosi partenopei e messo in secondo piano un 2019 per ora positivo. Il Napoli ha aperto l'anno superando Sassuolo e Lazio, rispettivamente in Coppa Italia ed in Serie A, per poi sbattere contro il Milan. Con i rossoneri, soltanto uno 0-0 (alla 21esima giornata) ed una sconfitta per 2-0, che ha sancito l'uscita anticipata dalla coppa nazionale dei ragazzi guidati dal tecnico di Reggiolo. Un'eliminazione inaspettata, una vera e propria doccia fredda.

Non è bastato il 3-0 alla Sampdoria per smaltire la delusione del tonfo di San Siro. Al contrario, i pareggi a reti inviolate, con Fiorentina e Torino, hanno aggiunto altra amarezza, malgrado le ottime prestazioni sfornate contro la Viola ed i granata. Tuttavia, il superamento dei sedicesimi di finale di Europa League ha rappresentato una ventata di aria fresca, in un mese di febbraio double face. Il Napoli ha addomesticato un Zurigo, più che alla portata: 3-1 all'andata, 2-0 al ritorno. L'avversario successivo, il Parma di D'Aversa, è stato tramortito con un sonoro 4-0, prima di capitombolare 2-1 al San Paolo contro la Juventus, a margine di un match intenso e ben disputato da Insigne e compagni.

Una disputa dalla quale sono scaturite tante polemiche per la controversa espulsione di Meret, in uscita su Cristiano Ronaldo, alla quale ha fatto seguito la doppia sfida con il Salisburgo: ottavi di finale di Europa League. Il Napoli ha ben figurato tra le mura amiche di Fuorigrotta, avendo ragione per 3-1 dei biancorossi. Alla Red Bull Arena, gli uomini allenati da Rose hanno reso la vita difficile alla compagine partenopea, che è riuscita comunque ad accedere ai quarti malgrado il passivo di tre reti, grazie alla marcatura di Milik.

Gli azzurri, intanto, non sono andati oltre l'1-1 al Mapei Stadium contro il Sassuolo e, infine, affrontato l'Udinese nell'ultima giornata di campionato, rifilando quattro gol ai friulani e subendone due dopo un breve black-out. Il successo maturato con i bianconeri è giunto al momento giusto, prima della sosta per la Nazionale e di un rush finale, in cui il Napoli si giocherà il tutto per tutto contro l'Arsenal, nei quarti di finale di Europa League tra l'11 ed il 18 aprile.

È inutile girarci intorno: questa stagione potrà essere realmente valutata solo dopo le gare contro i Gunners, forse l'avversario più ostico per un Napoli che si trova tra inferno e paradiso nell'anno del "purgatorio" del secondo posto. 

Alessandro Alberto Di Porzio