Tre giorni nei quali risalire la china per rimettere in carreggiata una stagione che dopo la buona partenza rischia di essere compromessa prima della pausa per le festività natalizie. Inizia dal confronto della Dacia Arena, teatro dell'incontro valevole per la quindicesima giornata del campionato di serie A, il momento della verità per il Napoli, settimo in classifica con venti punti, che dopo la sfida odierna con l'Udinese, formazione al momento quattordicesima a quota quattordici insieme a Lecce e Sassuolo, affronterà martedì il Genk nella sfida valevole per l'ultima giornata del gruppo E di Champions League. Gli azzurri non possono prescindere dalla conquista dell'intera posta in palio per iniziare ad accorciare le distanze dalla quarta posizione e per riguadagnare quel minimo di serenità necessario a preparare nel migliore dei modi la cruciale sfida continentale con la formazione belga.

Per l'occasione, Ancelotti rilancia dal primo minuto Callejon, schiera il tandem Fabian Ruiz-Zielinski come coppia centrale a centrocampo e affianca Mertens a Lozano in prima linea. Gotti si affida invece al 3-5-2 nel quale Okaka e Lasagna compongono il tandem offensivo. Una partita che non passerà sicuramente alla storia per lo spettacolo offerto vede le due squadre fronteggiarsi in un duello che le accomuna per la grande intensità riversata sul terreno di gioco. L'1-1 finale non consente alla formazione ospite di ritrovare quella vittoria che sarebbe risultata indispensabile per invertire la rotta, il successo manca dallo scorso diciannove ottobre, ma il pareggio almeno non esaspera ulteriormente la già difficile situazione ambientale in vista di martedì.

A decidere le sorti del confronto la rete siglata poco dopo la mezz'ora del primo tempo da Lasagna, bravo a freddare con il tocco in diagonale l'uscita di Meret per concretizzare il micidiale contropiede orchestrato da Fofana, e il diagonale di Zielinski che al ventiqattresimo della ripresa recupera palla al limite dell'area e lascia partire il sinistro che s'insacca all'angolino. Se nel primo tempo le squadre si annullano in un duello prettamente tattico Ancelotti può sicuramente ripartire dalla buona reazione sul piano caratteriale offerta dai suoi nella ripresa, frazione nella quale il centrocampista polacco e Di Lorenzo risultano i più attivi tra le fila ospiti. I cinque punti collezionati nelle ultime sette partite sono in ogni caso un bilancio ampiamente deficitario per chi negli ultimi anni ha oscillato stabilmente tra secondo e terzo posto in campo nazionale.  

Andrea Addezio