Dopo l’ottimo riavvio della stagione con la vittoria della Coppa Italia, gli azzurri ritornano in campo per riprendere la rincorsa alla Champions. Per la trasferta di Verona, Gattuso apporta dei cambi per non affaticare i giocatori a causa delle tante partite ravvicinate. Tra le novità dal primo minuto ci sono Allan a metà campo e Milik punta centrale. La temperature alte influisce molto sui ritmi di gioco nelle prime battute ed entrambe le squadre puntano sul pressing alto per impedire la prima impostazione avversaria; tuttavia, il palleggio è lento e ci sono poche iniziative verticali. Fino alla mezz’ora, c’è solo un’occasione per parte, prima Zielinski poi Di Carmine mettono alla prova la reattività degli estremi difensori che si fanno trovare pronti e neutralizzano i tentativi avversari. Con poche trame offensive, la partita viene inevitabilmente sbloccata da calcio da fermo. Al 38’, da calcio d’angolo, Milik svetta alto e indisturbato di testa indirizza la palla all’angolo basso, 0-1. Senza sbavature difensive e con il controllo del possesso palla, gli azzurri raggiungono l’intervallo in vantaggio con il minimo sforzo. 

Al ritorno in campo l’intensità aumenta ed ovviamente sono i padroni di casa a spingere con maggiore convinzione con l’obiettivo di riequilibrare la gara. Nonostante buone iniziative, il Verona non riesce a arrivare in area partenopea ed impensierire Ospina. Arrivano molte conclusioni dalla distanza, Verre e Veloso provano spesso il tiro potente ma con poca precisione. Poco dopo l’ora di gioco, dopo lo spavento del gol subito e poi annullato per fallo di mano, Gattuso corre ai ripari ed apporta le prime modifiche alla formazione. Dentro Ghoulam e Fabian Ruiz fuori Hysaj ed Allan.

Forze fresche per mantenere alta la concentrazione con il risultato ancora in bilico e il Verona che attacca con maggiore frequenza. Prima del secondo cooling break della gara, il tecnico partenopeo a venti minuti dal termine si gioca anche il secondo slot di cambi inserendo Mertens e Lobotka per Milik e Demme. Non accade molto nel finale di gara, escluso il un tiro di Insigne di poco alto. A cinque dal termine, però, c’è anche spazio per Lozano che subentra a Politano. Il messicano sfrutta alla perfezione il tempo a disposizione e al 90’ timbra il secondo gol.  

Gianluca Cotone