Il Napoli annichilisce l'Udinese alla Dacia Arena, con una performance superlativa, che porta alla quarta vittoria di fila e al primato in classifica a punteggio pieno. Gotti si rifiugia nel solido 3-5-2, con una retroguardia presidiata dal portiere Silvestri ed il trio Becao-Nuytinck-Samir. La mediana è affidata ad Arslan, Walace e Pereyra, fiancheggiati da Molina e Stryger-Larsen. Tandem offensivo Pussetto-Deulofeu.

Spalletti, invece, cambia poco rispetto alla formazione che ha pareggiato a Leicester. Torna, Mario Rui sull'out nella difesa completata da Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani e Koulibaly. Ci sono ancora Fabian, Anguissa ed Elmas, nella zona nevralgica del campo. Ai lati dell'inamovibile Osimhen, Insigne e Politano.

La partita si gioca in uno stadio molto caldo pronto a supportare i propri beniamini, che sono compatti, aggressivi ed organizzati. I partenopei, infatti, subiscono leggermente le folate offensive bianconere e non riescono a far girare la sfera come vorrebbero. Tuttavia, le palle gol migliori della prima mezz'ora di gioco sono tutte di fattura azzurra, e passano per i piedi del talento di Frattamaggiore.

Insigne, infatti, impegna seriamente Silvestri con un tiro a giro (al 13esimo), respinto dall'ex Verona. Successivamente, beffa proprio l'estremo difensore rivale - in uscita - con un preciso pallonetto diretto in porta e spinto oltre la linea da Osimhen. Così, il nigeriano trova il gol del vantaggio al 24esimo.

L'Udinese subisce l'affondo, e il Napoli incalza. Fabian centra il palo con un preciso mancino dalla distanza, al 31esimo. Inerzia tecnica ed emotiva della gara determinata dagli azzurri che trovano anche il raddoppio su calcio piazzato. Rrahmani sigla il 2-0, al 35esimo, finalizzando uno schema con un colpo di testa a porta vuota. Primo tempo dominato in lungo e in largo dagli ospiti.

La disputa riprende con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco. E con un Napoli in pieno comando. Gli uomini guidati da Spalletti sono serafici e lucidi con la sfera tra i piedi. La grande prestazione è legittimata con il tris, messo a segno con una staffilata di Koulibaly sugli sviluppi di una palla inattiva (52').

Il gol del difensore senegalese è il colpo che manda definitivamente a terra gli uomini di Gotti, che rischiano di affondare ancora. Ma ci pensa Silvestri ad evitare il poker, salvando prima sullo stacco di Anguissa (62') e sull'incornata di Rrahmani poi (69'). Nei minuti finali, il ritmo si abbassa, e gli azzurri amministrano il risultato senza rinunciare ad offendere. Il tecnico toscano, dopo aver inserito Lozano e Zielinski (per Politano e Insigne, al 71', concede spazio anche ad Ounas e Petagna in luogo di Osimhen e Petagna, all'81esimo. Sono sostituzioni impattanti, perché i partenopei continuano a macinare gioco: fino a raggiungere la quarta segnatura. Lozano, infatti, perfora la porta friulana con un destro a girare all'84esimo. È la ciliegina sulla torta di una contesa mai in discussione per un Napoli sontuoso.

Alessandro Alberto Di Porzio