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Superbike a Mandalika: Rea brilla e fa doppietta, Toprak Razgatlioglu è il nuovo campione

21/11/2021

Superbike a Mandalika: Rea brilla e fa doppietta, Toprak Razgatlioglu è il nuovo campione

Toprak Razgatlioglu è il nuovo campione del mondo della Superbike. Al termine di una stagione combattutissima e di un weekend rocambolesco, il turco è riuscito a spezzare il dominio di Jonathan Rea dopo ben sei anni di successi incontrastati. Il nordirlandese ha interpretato al meglio il suo ruolo di rivale vincendo entrambe le gare che si è riusciti a disputare ma Toprak ha chiuso i conti già alla fine di Gara 1 conquistando il secondo posto che gli ha dato la certezza matematica dell'iride. Razgatlioglu ha disputato una stagione assolutamente al top, praticamente senza errori, meritando a pieno un successo mondiale che sarebbe potuto arrivare anche prima. Gli unici tre “zero” rimediati dal turco in campionato sono infatti dovuti a cause non a lui imputabili: il cedimento della moto a Barcellona (quando era in testa), l'errore clamoroso di Gerloff che lo ha falciato ad Assen ed il distacco del parafango anteriore che lo ha spedito a terra a Portimao. A Rea va comunque riconosciuto l'onore delle armi, per aver eguagliato il numero di successi (tredici) colti dal suo rivale e per non aver mollato un solo secondo nonostante i tanti mondiali già ottenuti.

Buon weekend anche per Redding, terzo incomodo in campionato, che ha portato a casa un terzo ed un secondo posto congedandosi da Ducati con onore. Oltre all'iride piloti, a Mandalika sono stati assegnati anche gli ultimi trofei della stagione, con la Yamaha che si è presa il mondiale costruttori e Garrett Gerloff che ha arpionato il titolo di miglior pilota indipendente, anche se il suo rivale Bassani, ottimo quinto in Gara1, è stato spedito a terra da Van Der Mark nella seconda prova quando era in lotta per il podio. Il vero protagonista del debutto della Superbike a Mandalika è stato però il meteo, che ha costretto all'annullamento della gara del sabato, disputata poi nella primissima mattinata di oggi al posto della Superpole Race, che è stata così soppressa. Anche Gara 2 è stata in fortissimo dubbio a causa dell'uragano nel frattempo scatenatosi sull'isola di Lombok, ma dopo oltre un'ora e mezza si è riusciti a far partire le ostilità, seppure sulla ridotta distanza di 12 giri. Va detto che il circuito, inaugurato praticamente la settimana scorsa, ha comunque superato l'esame, tuttavia è tornato di nuovo di attualità il problema dei calendari, che obbligano ciclicamente team e piloti a trasferte talvolta improbabili in luoghi lontanissimi e, spesso, nella stagione peggiore dal punto di vista del meteo. In ogni caso, la Superbike si è presentata all'appuntamento indonesiano letteralmente perdendo i pezzi. Data per scontata l'assenza dei team RC Corse e Bonovo, hanno dovuto alzare bandiera bianca per infortunio anche Cresson, Lowes e Haslam, questi ultimi due dopo le prove, mentre Konig ha rinunciato a Gara 2 dopo aver demolito la sua Kawasaki nella prima frazione. Da segnalare i festeggiamenti per l'ultima gara in carriera di Chaz Davies, che ha salutato l'agonismo e la Superbike dopo aver colto 32 vittorie e ben 99 podi oltre al titolo Supersport nel 2011. 

Nonostante il titolo già assegnato, la Supersport ha offerto grandi battaglie e spettacolo emozionante, con la prima vittoria del napoletano De Rosa, vincitore di una Gara 1 disputata sull'asfalto umido e al primo successo nella categoria dopo 7 stagioni e ben 15 podi. Ale sue spalle hanno chiuso la prima frazione il neo campione Aegerter e Caricasulo. Questi ultimi hanno dato spettacolo giocandosi la vittoria anche in Gara 2 fino all'ultimo metro, pur se la loro battaglia ha poi aperto la strada a Cluzel e Tuuli, che hanno rubato in volata i primi due posti ai rivali.

Francesco De Giorgi
 

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