Posticipo di lusso al 'Maradona'. Si gioca contro la Lazio di Sarri che schiera i suoi con il 4-3-3. Patric e Hysaj sulla fasce, in mezzo la scelta ricade su Cataldi. Immobile dal 1' in campo. Per gli azzurri, Fabián accanto a Lobotka in mezzo, Zielinski leggermente avanzato insieme ad Insigne e Lozano, Mertens prima punta.

Gli azzurri scelgono sia la palla lanciata dai difensori che il fraseggio, la Lazio va in difficoltà in entrambi i casi. Il Napoli riesce a mettere sempre alle strette gli avversari che sembrano essere in ritardo di condizione, visto che arrivano sempre in ritardo sulle scorribande napoletane. Gli azzurri sono anche bravi a chiuderla subito e demoralizzare i biancocelesti. Zielinski raccoglie una respinta corta e fa 1-0 al 7', Mertens invece regala al pubblico un'opera d'arte al 10' e praticamente mette la gara in discesa. Parata di Ospina importante su Luis Alberto e traversa di Acerbi su corner in pochi minuti, ma è solo la reazione di inerzia. Bellissima anche la doppietta di Mertens al 29' a giro sul palo opposto. Biancocelesti assolutamente da rivedere.

La ripresa è più lenta, ma pare che la Lazio scelga ancora di far fare possesso al Napoli e ripartire. Diverso approccio per gli azzurri che scelgono il pressing su tutte le zone di campo. Intanto primo lampo al 59', quando Reina vola sul destro di Rui. La ripresa è di matrice partenopea, gli uomini di Sarri sembrano già con la testa altrove, ma il Napoli stesso non infierisce. L'ingresso di Petagna dà qualche grattacapo in più alla retroguardia ospite, Insigne ci prova due volte da fuori con scarsi risultati. All'83', suona la sveglia Fabián col suo solito mancino alla destra del portiere, che per gli azzurri vuol dire poker. Un'ottima risposta alla leggera flessione di novembre da parte del Napoli, ora in solitaria in vetta alla classifica.

Vincenzo Capuano