Reagire al calo di tensione accusato nel finale della partita di Reggio Emilia e al destino avverso che, sotto forma dei vari infortuni, priva la squadra della spina dorsale su cui ha costruito l'eccellente prima parte di torneo. Il Napoli, primo in classifica con 36 punti, riceve al Maradona l'Atalanta, quarta a quota 31, per cercare di difendere il primato anche in situazione di piena emergenza. Il compito, sulla carta, si presenta molto difficile per i padroni di casa che affronteranno una rivale che è reduce da una serie di quattro vittorie consecutive ed è, insieme al Milan, la compagine che ha raccolto più punti nelle partite giocate in trasferta. Se nella netta affermazione ottenuta domenica scorsa contro la Lazio il club presieduto da Aurelio De Laurentiis aveva offerto una prova di notevole maturità e dimostrato di saper trovare le giuste contromisure tecnico-tattiche alle assenze di Anguissa e Osimhen i problemi palesati nell’infrasettimanale di mercoledì da Koulibaly, Fabian Ruiz ed Insigne costringono al forfait metà squadra titolare, defezioni che aggiunte alle non perfette condizioni fisiche di Politano e Demme, reduci dal Covid, riducono all'osso le rotazioni a disposizione del mister, costretto ad accomodarsi in tribuna dopo le due giornate di squalifica comminategli dal giudice sportivo in seguito al rosso mostratogli dall’arbitro Pezzuto.

Spalletti dovrà motivare gli elementi a sua disposizione affinché questi possano dare il massimo  in un match nel quale i partenopei dovranno essere bravi ad imporre le proprie qualità di palleggio per provare ad assumere il controllo dell’iniziativa e cercare di non subire la sistematica aggressione a tutto campo degli orobici che dispongono di una spaventosa potenza di fuoco dalla cintola in su con giocatori di assoluto valore, e molto ben strutturati dal punto di vista fisico,  che riescono a raggiungere la massima esaltazione all’interno dell’organizzazione di gioco predisposta dal tecnico piemontese. Per quanto concerne la scelta della formazione iniziale Juan Jesus affiancherà Rrahmani al centro della difesa mentre potrebbe essere probabile la scelta di un centrocampo più solido con Zielinski a completare la linea mediana insieme a Lobotka e al centrocampista tedesco. In avanti Elmas dovrebbe sostituire Insigne ed andare a completare il tridente con Lozano e Mertens. Sul versante opposto Gasperini sembra orientato a rilanciare Zapata e Malinovskyi, risparmiati contro lo Spezia, mentre l’ispirato Pasalic dell'ultimo periodo dovrebbe guadagnarsi la riconferma nel ruolo di trequartista del 3-4-1-2. 

Andrea Addezio