Vincere per tenere a distanza di sicurezza la Juventus e rosicchiare due lunghezze sia all’Atalanta che all'Inter, reduci dallo 0-0 maturato ieri sera nel confronto diretto del Gewiss Stadium. Nella ventiduesima giornata del campionato di serie A il Napoli, terzo in classifica con 43 punti, affronta in trasferta il Bologna, tredicesimo a quota 27. Per quanto concerne la scelta dell'undici di partenza Meret rileva l'infortunato Ospina, Juan Jesus torna al centro della difesa vicino a Rrahmani e il rientrante Mario Rui concede un turno di riposo a Ghoulam. A centrocampo Fabian ritrova la maglia da titolare e affianca Lobotka mentre Elmas, Zielinski e Lozano si muovono alle spalle della punta centrale Mertens. Parte invece dalla panchina il rientrante Osimhen. Sul versante opposto, Mihajlovic conferma il 3-5-2 nel quale Sansone, titolare al posto di Orsolini, e Arnautovic compongono la coppia offensiva. Dimostrazione di forza degli azzurri che approcciano il match nel migliore dei modi, dettano i ritmi del confronto ed impongono con personalità il proprio superiore tasso tecnico su una rivale che, nonostante sia penalizzata dalle assenze di diversi elementi importanti, non rinuncia all'idea di costruire gioco.

Rispetto alla scialba prestazione offerta contro i viola la compagine campana esibisce l'intensità delle occasioni importanti e aggredisce sistematicamente in pressing alto i rossoblù alla ricerca del recupero palla nella trequarti avversaria. A decidere le sorti del confronto la doppietta siglata da Lozano che al ventesimo della prima frazione gira palla in rete su cross di Elmas e al secondo della ripresa controlla l’assist confezionato da Fabian Ruiz, lo spagnolo coglie il palo con un delizioso sinistro dal limite sul finire del primo tempo, scarta il portiere e appoggia palla in porta. Determinante l'apporto offerto da Zielinski che svolge un prezioso lavoro di pendolo tra centrocampo e attacco e dipinge calcio con aperture che innescano l’attacco dello spazio da parte dei compagni. Da registrare, nel finale, il rientro in campo di Osimhen a cinquantasette giorni dall'infortunio che lo ha costretto all'intervento chirurgico con il nigeriano che manca l'occasione per il possibile 3-0. Nell'ultimo tratto della contesa la formazione allenata da Spalletti risente della stanchezza accumulata con i centoventi minuti disputati giovedì in Coppa, abbassa il baricentro accontentandosi di gestire la situazione per poi provare a ripartire in verticale anche se sono i padroni di casa a sfiorare il punto della bandiera con il palo colpito da Svanberg su calcio di punizione.

Andrea Addezio