Un dominio contro i vice campioni d’Europa. Il risveglio di Napoli ha ancora negli occhi la serata magica contro il Liverpool. Quattro a uno, quattro a uno! Una di quelle partite che probabilmente sarà consegnata alla storia e difficilmente sarà dimenticata. Perché un divario così marcato contro un avversario così forte non è cosa che succede spesso. Il primo tempo degli azzurri è stato da incorniciare e non c’è stata nessuna sbavatura. Tutti i reparti hanno funzionato alla perfezione con il centrocampo azzurro che ha letteralmente fatto a pezzi quello avversario. La regia di Lobotka che non ha perso un pallone e fatto ripartire sempre l’azione, gli inserimenti e gli assist di Zielinski sembrato un altro anche sotto il profilo della cattiveria agonistica e la prova a tutto campo di Anguissa forse il migliore in campo, hanno creato sempre la superiorità con il Liverpool alle corde.

Certo la condotta della squadra di Klopp ha favorito gli azzurri; difesa altissima con Osimhen che ha imperversato dal 1’ fino a quando non è dovuto uscire per infortunio. Il 3-0 a fine primo tempo sarebbe potuto essere ancora più rotondo se si considerano le occasioni create: dal rigore fallito al palo del nigeriano, il salvataggio sulla linea su conclusione a botta sicura di Kvaratsckhelia, insomma un autentico dominio. Dopo il poker di Zielinski a inizio ripresa il Liverpool ha spinto con ancora più veemenza, segnato una rete e impegnato Meret. Ma la difesa azzurra ha tenuto bene, Kim e Rrhamani sono stati impeccabili e hanno concesso le briciole.

Due parole anche su Kvaratsckhelia, non ha segnato come spesso gli é capitato spesso ma ha incantato. Le sue giocate sono state tanto belle quarto efficaci, il gol di Simeone è praticamente suo. Spalletti gli ha concesso un’ora poi ha fatto debuttare Zerbin è cambiato Politano con Lozano. Il cambio degli esterni ha dato maggiore freschezza e non sono arrivati gol solo perché spesso in superiorità numerica i due hanno peccato di egoismo e cercato la conclusione invece di servire un compagno libero. Il quattro a uno finale è risultato che si consegna alla storia davanti a Dries Mertens tornato a Napoli per vedere la partita e primo tifoso azzurro, lui che a Napoli la storia l’ha fatta…

Antonio Procopio