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07/02/2012
Campolattaro: la rinascita di uno splendido borgo
L’antico borgo di Campolattaro sorge ai lati di una collina ripida ed è ricompreso nella Comunità Montana Alto Tammaro. Il suo nome deriva toponimo "Campugattari" che significa "Campo di Walthario", nome di persona di utilizzo assai abitudinario dei Longobardi. L'antica denominazione e la trasformazione del nome nei secoli, secondo altri studiosi, è legata a pascoli per armenti e alla produzione di latte. La peculiarità del paese di cui trattasi è che, pur essendo stato purtroppo oggetto di svariati e catastrofici eventi naturali, ha comunque mantenuto inalterato il centro storico che, soprattutto negli ultimi anni è stato sottoposto a numerosi interventi, nell'intento di ricondurlo alla bellezza di un tempo. Possiamo ammirare la chiesa di S. Sebastiano, patrono della città, che fu seriamente danneggiata dalsisma del 1962. In essa è conservato un pregevole dipinto su marmo del XIX secolo raffigurante la Madonna della Misericordia, opera del pittore sannita Domenico Capobianco. La piazza è sovrastata dal Castello (palazzo De Agostini), costruito, probabilmente, tra il X e I' XI secolo.Nell'anno 1861 il palazzo fu attaccato dalla popolazione del paese che, spinta alla rivolta dai briganti, insorse contro i signori dell'epoca e trafugò, tra l'altro, la Tabula Alimentaria. La tradizione religiosa è molto sentita in questo Comune e si manifesta con sagre e feste soprattutto nel periodo estivo Il penultimo sabato di Agosto si svolge la sagra dei "Cicategli e Sausicchia" (cavatelli e salsiccia).I cavatelli sono una tipica pasta della zona, fatta a mano, che deve il suo nome alla forma che prende durante la lavorazione. I cavatelli sono serviti con un ragù di pomodoro e salsiccia, che rappresenta un altro prodotto tipico della zona.Il 15 settembre si svolge la processione della Madonna del Canale, la cui statua è stata donata dal cardinale Orsini, arcivescovo di Benevento (che sarà poi papa Benedetto XIII), durante una visita pastorale.
Pia Focic
