Il gol è l'essenza del calcio, ma pur essendo terminati sullo 0 - 0 i 90 minuti di gioco, e i trenta minuti supplementari, quella tra Spagna ed Italia è stata una partita bella ed emozionante, giocata a viso aperto e con tante occasioni che solo per un soffio non sono state concretizzate. Se qualcuno pensava o temeva che gli spagnoli facessero un sol boccone della formazione azzurra, ha rapidamente cambiato opinione con il passare dei minuti.

Sulla fascia destra, in particolare, le percussioni di Maggio, supportato molto bene da Candreva, hanno letteralmente spaccato in due la retroguardia spagnola, e l'esterno azzurro solo per mera sfortuna e per la bravura di Casillas ha mancato due volte il gol. Anche a sinistra, notevole la spinta di Giaccherini, che nei supplementari ha colpito un clamoroso palo con un gran sinistro da posizione angolata.  

Un montante colpito e tante occasioni anche per i nostri avversari, ma il risultato è rimasto inchiodato sullo 0 - 0 iniziale e si è arrivati ai calci di rigore con i giocatori ormai sfiniti per una partita giocata dal primo all'ultimo secondo senza mollare un centimentro di campo.

La sequenza di rigori ha visto Candreva andare per primo a tirare dagli undici metri. Delizioso, e al tempo stesso rischioso, il 'cucchiaio' che ha annichilito Casillas. Per la Spagna primo a presentarsi sul dischetto è Xavi, freddo nella trasformazione.  Si ricomincia con Aquilani, che va a segno, imitato da Iniesta. Tocca quindi a De Rossi, che non fallisce e riporta l'Italia in vantaggio. Dagli undici metri tocca allo spagnolo Piquet, che non sbaglia. La tensione aumenta, e il quarto rigore è di Giovinco, che va a bersaglio, così come subito dopo fa Sergio Ramos. Ultimo rigore della serie per lo specialista Pirlo e per Mata. Entrambi realizzano e si va ad oltranza. 

Montolivo spiazza Casillas, imitato da Busquets che manda palla da un lato e Buffon dall'altro. Settimo rigore per Bonucci, che spara in curva calciando davvero malissimo. Navas, invece, realizza e regala la finale alla sua Spagna.

Donatello Giannetti