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Un viaggio a San Marino, sospesi tra storia e leggenda

28/06/2013

Un viaggio a San Marino, sospesi tra storia e leggenda

Se la leggenda, che circola tra i sammarinesi è vera, non ci è dato sapere. Certamente il nome e l'origine di questi 61 mq sono correlati a San Marino. Si narra che questi, per sfuggire ad una delle persecuzioni dei cristiani, si recó a Rimini, all'incirca nella metà del 200 d.C.

Si trattava di un tagliatore di pietre, proveniente dalla Dalmazia e che ottenne l'incarico dall'imperatore Diocleziano di ricostruire le mura di Rimini. Concluso il lavoro, si stabilì sul Monte Titano per condurre un'esistenza fatta di penitenza e dedizione, con l'obiettivo unico di divulgare la religione cristiana.

Diede vita ad una comunità, ma il proprietario del terreno, Verissimo, non lo vedeva di buon occhio perche' temeva che se ne potesse appropiare e, chiedendo l'intervento di Dio, rimase paralizzato. La madre di questi si recó dal Santo e gli concesse ciò che desiderava, vale a dire la conversione della sua famiglia e un posto nel quale poter abitare. Fatta questa debita premessa, ritorniamo ai giorni nostri e mettiamo da parte la storia, sebbene fondamentale per introdurci nel breve percorso che andremo ad effettuare.

La Repubblica di San Marino, situata alle falde del Monte Titano, è indipendente dal 300 d.C, e tuttora conserva inalterato il tipico aspetto medievale. Senza indugio, ci addentriamo decisi all'interno delle deliziose stradine di questa caratteristica città, in cui si fondono perfettamente le torri dall'aspetto altero e le suggestive vedute panoramiche, che lasciano senza fiato. La percorriamo a piedi, senza fatica, attratti continuamente da ogni piccolo particolare e dalle botteghe che restano aperte al pubblico per l'intera giornata.

Arriviamo nel centro storico e subito lo sguardo si posa verso il Palazzo del Governo, sede dei capitani reggenti, e la Torre Campanaria sulla quale si ergono le statue dei Santi Agata, Leo e Marino.

Di fronte è impossibile non notare la Statua della Libertà! Non avete letto male, questo monumento, donato dalla contessa Otilia Heyroth Wagener nel 1876, dà il nome alla piazza. Ci affascinano soprattutto le torri erette a scopo difensivo ed il museo dell'artigianato sammarinese.

Consigliamo a coloro i quali sono appassionati di antichi oggetti militari,di fare una capatina nei Musei delle Armi antiche e delle Armi Moderne. Il Museo di Stato conserva invece eccezionali opere d'arte, e rappresenta una tappa obbligata! Sul Monte Titano si trovano tre rocche e due castelli che vi daranno l'impressione di trovarvi in un tempo lontano.

Giuliana Scamardella
 

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