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21/09/2013
“Nel paese delle donne” di Gioconda Belli: il sesso debole al potere
Faguas è un paese immaginario dell’America centrale. La città diventa un caso mondiale per il singolare partito politico, costituito da sole donne, che riesce a salire al governo ed a modificare completamente, con i giusti tempi ed a mezzo di importanti riforme, la vita privata e pubblica del cittadino comune.
Viviana Sansòn è la protagonista del romanzo. Leader politica del suo partito, è l’ideatrice di un progetto che agli occhi di tutti appariva semplice utopia. In seguito alla morte del consorte, decide di realizzare il suo sogno. In veste di annunciatrice mattutina di un telegiornale locale e poi con un programma interamente suo, inizia una campagna tesa a denunciare gli abusi ed i soprusi che i più deboli sono costretti a sopportare.
Assume in un certo senso il ruolo di paladina della giustizia, sempre pronta a condannare la corruzione dei politici, acquisendo consensi su larga scala. Ma il massimo lo raggiunge allorquando rende noto agli esterrefatti telespettatori che un magistrato, che peraltro in casa ha un pinguino in una stanza refrigerata, si diverte con i suoi potenti colleghi in compagnia di ragazze minorenni.
E' questo servizio che fa nascere nell'animo della giornalista il forte desiderio di impegnarsi ancora di più per il suo Paese, e sfruttando il fatto di essere oltremodo apprezzata e seguita dalla popolazione, propone alle sue tre amiche del Club del Libro di creare un partito tutto al femminile.
Il PIE (Partito della sinistra erotica), con l'obiettivo di ripulire e rivitalizzare il paese, si pone l'obiettivo di mettere il cittadino al centro del progetto, farlo sentire amato, dando a tutti la possibilità di sviluppare e di mettere in pratica il proprio potenziale. Un altro degli intendimenti è quello di consentire alle donne di riaprire il cassetto in cui hanno rinchiuso i loro sogni per dedicarsi esclusivamente alla famiglia.
Ma si dovrà poi pensare anche a Faguas, facendo in modo che diventi una città vivibile e decorosa. Le tre compagne, nonostante l'iniziale titubanza, si affidano alle sensazioni di Viviana, e di certo sono aiutate da un evento imprevisto: l’eruzione del vulcano Mitre che con le sue esalazioni ha ridotto il testosterone maschile.
Gli uomini sono depressi e sotto tono, il PIE trionfa ma, bloccate dalla presenza degli uomini che sono ancora in carica, le donne non si sentono totalmente libere di esprimere le proprie idee e la presidentessa decide che è giunto il momento di di mandare i maschi a casa, con tanto di stipendio pagato per sei mesi.
Ed ecco quindi che le donne hanno la concreta possibilità di far vedere le loro capacità, ognuna di esse nell'ambito delle proprie attività, per troppo tempo sepolte.
Ma non tutti gli uomini riescono ad accettare questa nuova condizione, che vivono come una "diminutio" L’attentato alla presidentessa è un segnale evidente che le riforme del PIE forse sono state eccessive, e toccherà ad Eva, il ministro della difesa, il compito di individuare e smascherare il colpevole.
Gioconda Belli, giornalista, poetessa, scrittrice di fama mondiale nata in Nicaragua, riesce ad appassionare i lettori, sia per l’ironia che si percepisce nelle righe del romazo, che per l'affascinante argomentazione dei temi trattati
Giuliana Scamardella
