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Grandi donne dimenticate: Susan Elizabeth Rotolo

08/03/2012

Grandi donne dimenticate: Susan Elizabeth Rotolo

Carattere deciso, artista, insegnante, una lottatrice nata per i diritti delle donne e per la pace,italoamericana educata al comunismo dai genitori. Parliamo di Susan Elizabeth Rotolo, che si scelse il soprannome Suze dal titolo di un collage di Picasso. Tutti la conoscono come la ragazza di Bob Dylan, e forse proprio questa fu la causa della loro rottura, chissà. Divenne famosa per la foto sulla copertina del secondo album del cantante “The Freewheelin”: nell’immagine i due camminavano sotto braccio, lui bello e dannato, lei, come ci tenne a precisare anni dopo, sembrava una salsiccia italiana. Si conobbero nel 1961 ad un festival di musica folk. Il ventenne le girò intorno tutto il tempo: “ Era la cosa più erotica che avessi mai visto. (…) Cominciammo a parlare e la mia testa cominciò a girare.” Suze del loro primo incontro disse in seguito che Bobby era “malizioso e accessibile, ma c’era qualcosa in lui che trasmetteva un’intensità che non poteva essere presa alla leggera.” Andarono a convivere nel Greenwich Village e il loro amore durò tre anni. Suze fu la sua musa ispiratrice; formò il carattere e i valori del giovane Bobby delle prime canzoni di protesta.
Influenzato dal teatro brechtiano, dal fervore della giovane per la pittura, la poesia, la politica, Susan rappresentò per lui anche la malinconia: quando la madre organizzò per lei un viaggio in Italia, il cantautore scrisse per il suo amore lontano le sue canzoni più romantiche. L’idillio durò poco perché lei non voleva essere “la corda della sua chitarra e neanche la sua pollastra”. Nel 1963 le loro strade si divisero, e la Rotolo, quando scoprì di essere incinta, abortì. Ma lungi dal disperarsi, progettò un bel viaggio per Cuba, allora meta proibita per gli americani, per difendere il regime di Fidel Castro. In seguito sposò un italiano, iniziò ad insegnare alla Parsons School of design di New York e divenne oltre che pittrice, grafica di alcuni libri artistici. Cercò sempre di sfuggire alle domande dei più curiosi, ma nel 2005 apparve nel film di Martin Scorsese “No Direction Home: Bob Dylan”, che racconta i primi anni della carriera del cantante. Significative le sue memorie, uscite nel 2008, pubblicate dalla Broadway Books: “A Freewheelin' Time: A Memoir of greenwich Village in the Sixties”, in cui racconta gli anni del suo amore per Bob Dylan, ma anche delle letture che hanno formato il suo carattere, della sua educazione durante il periodo McCatrhy.

Giuliana Scamardella
 

 

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