Tutto nasce, cresce e vive con il cuore. Nel corpo umano, così come nel calcio, si trova nella porzione centrale: ed è proprio dal centrocampo, che il Napoli ha scelto di ricostruire per cominciare nel migliore dei modi il nuovo corso con Sarri in panchina.

Dapprima, è arrivato il 29enne Valdifiori proprio dall'Empoli con il compito di fornire ordine e geometrie alla zona mediale del campo. Il calciatore di Lugo, in questo senso, si è messo in mostra nell'ultima stagione proprio grazie alla sua costranza di rendimento ed alle buone doti tecniche, che, nell'idea dell'allenatore, lo renderanno uno degli uomini-chiave per il Napoli del futuro.

 Allo stesso modo, sarà importante vedere come Giuntoli cercherà di completare il reparto e soprattutto come gli uomini già presenti, ammesso che restinoin organico, risponderanno alle direttive del nuovo allenatore. Un cambio radicale, dunque, è alle porte: in campo e nelle sedi di mercato, legato indissolubilmente l'uno all'altro e che condizioneranno anche le scelte dell'allenatore. E' risaputo come mister Sarri prediliga giocare con verticalizzazioni rapide e profonde sin dalle mediana, ed ecco il perché dell'acquisto dello stesso Valdifiori e la forte ricerca di calciatori duttili in entrambe le fasi come Allan e Soriano: due calciatori che per profilo e caratteristiche si sposerebbero perfettamente con la probabile nuova forma del Napoli. Perchè tra i vari Inler, David Lopez e l'ormai ex azzurro Gargano – puo' dirsi ormai ufficiale il suo passaggio ai messicani del Monterrey -, l'unico che risponderebbe in toto alle esigenze del tecnico sarebbe il capitano Marek Hamsik, seguito anche dall'olandese De Guzman mentre Jorginho sarebbe il compagno di staffetta di Valdifiori che però sarà chiamato a dimostrare tutto il suo valore in una grande piazza.

Tuttavia, l'introduzione in rosa di due uomini come il friuliano e il blucerchiato, consentirebbe al Napoli didisporre di un ampio ventaglio di scelta e di unire la giusta dose di quantità e qualità, laddove quest'ultima è quasi sempre mancata negli ultimi quattro anni. Ma tutto passa per il mercato, per la programmazione e per il tempismo con cui verranno effettuate determinate scelte. L'ideale per l'allenatore sarebbe poter lavorare con i nuovi arrivi (ma arriveranno, ndr?) già nel corso del ritiro in modo da poterli inserire al meglio per essere pronti fin dall'inizio della stagione. Per far si che ciò sia possibile, è necessario che la società sia rapida ed incisiva.

Alessandro Alberto Di Porzio