La sessione invernale del mercato di gennaio è già entrata nel vivo e il Napoli sta per chiudere (salvo clamorosi colpi di scena) per un giovane talento del calcio italiano: il giovane mediano classe '95, Alberto Grassi, attualmente in forza all'Atalanta.

In caso di ufficializzazione, si tratterebbe di ottimo investimento, che andrebbe a rinforzare la rosa nel suo settore nevralgico in cui la coperta si è mostrata più corta. Contro l'Inter, nel match dei quarti di Coppa Italia, si è avuto modo di notarlo in maniera palese: con l'uscita di Allan (per scelta tecnica) e lo sfortunato infortunio di David Lopez, costretto quindi ad essere sostituito. Dunque, Grassi sarebbe non solo un'aggiunta numerica ai centrocampisti presenti, ma soprattutto un patrimonio che sarà impreziosito dall'esperienza e dalla preparazione di Sarri e inserito pian piano nei meccanismi di squadra.

Grassi è un centrocampista "moderno", che predilige giocare davanti alla difesa - interno puro - e destreggiarsi nel ruolo di mezz'ala; e nelle vesti di regista "basso", si è messo in mostra con la maglia della "Dea". Dal fisico longilineo e ben proporzionato (più di 1,80 m per 70 kg circa), è in grado di destreggiarsi in entrambe le fasi, mostrandosi come un centrocampista versatile e attento. La sua carriera calcistica è cominciata proprio nelle giovanili della società orobica, all'età di 7 anni, dopo aver saggiato il rettangolo di gioco con l'Augusta Lumezzane.

Dalla Beretti alla Primavera è poi stata una vera e propria escalation, fino ad entrare ed esordire con la Prima Squadra, nella scorsa stagione contro la Roma (partita persa per 2-1), nel novembre 2014, sotto la gestione Colantuono. Ma è con Edy Reja, che Grassi ha avuto maggiore visibilità, scendendo in campo in 14 occasioni tra campionato e Tim Cup, calcando il rettangolo verde, complessivamente, per ben 1072 minuti.

Cifre importanti, quindi, per un ragazzo dall'avvenire roseo, secondo gli addetti ai lavori, sul quale il Napoli ha messo gli occhi già da tempo e che sarebbe prossimo ad un passo dal vestire la divisa partenopea.

Alessandro Alberto Di Porzio