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10/07/2016
Gp Gran Bretagna: Hamilton domina e aggancia Rosberg, notte fonda in casa Ferrari.
Il decimo appuntamento del mondiale Formula 1 del 2016 ha in pratica azzerato i primi quattro mesi di campionato grazie alla vittoria di Lewis Hamilton, che dopo un inizio stagionale disastroso, è riuscito a riportarsi ad un solo punto di distacco dal compagno di squadra Rosberg, finora leader incontrastato. La gara andata in scena oggi è stata estremamente emozionante, con il meteo ancora una volta fondamentale nel mescolare le carte. Un grosso acquazzone ha letteralmente allagato il tracciato di Silverstone poco prima della gara e la direzione corsa ha deciso di dare il via con le vetture allineate dietro alla safety car.
Quando la vettura staffetta si è fatta da parte, Hamilton ha subito messo tra sé e la concorrenza un distacco che non è più stato possibile colmare, nemmeno quando il britannico, poco dopo la metà gara, è finito lungo nella via di fuga per aver toccato una chiazza d’umido. Alle sue spalle, la battaglia è durata quasi tutta la gara tra Rosberg e Verstappen. Il tedesco, in difficoltà nella prime tornate sul bagnato, ha subito dal giovane olandese un sorpasso incredibile e coraggiosissimo tra le curve Becketts e Chapel, un punto dove scavalcare un avversario è quasi impossibile, ed è riuscito a tenere testa al rivale fino a poco più di dieci giri dalla fine quando, su asfalto ormai asciutto, si sono ristabilite le gerarchie tecniche in campo e Rosberg si è ripreso di forza il secondo posto sfruttando al meglio la sua Mercedes.
La gara del tedesco è però stata rovinata da un inconveniente occorso alla settima marcia, a seguito del quale ha ricevuto ordini dal box per resettare il sistema e riprendere regolarmente il cammino. L’aiuto offerto dalla pit lane è stato ritenuto una violazione del divieto di comunicare informazioni strategiche ai piloti, perciò Rosberg è stato retrocesso nel dopogara al terzo posto, lasciando la seconda piazza a Verstappen. Si è trattato di una penalità applicata in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento, ma è solo uno degli aspetti assurdi di questa formula 1 che cerca lo spettacolo imponendo limiti sempre più arzigogolati e, soprattutto, sempre più estranei a quanto succede in pista.
Ancora una volta la Ferrari ha deluso le aspettative. Già nelle prove era emerso come le vetture del cavallino fossero lontanissime da Mercedes e Red Bull, poi la sostituzione del cambio operata da Vettel ha complicato ulteriormente le cose, essendo costata cinque posizioni in griglia al tedesco. In gara, se possibile, le cose sono andate ancora peggio: i ripetuti errori da parte dei due piloti costituiscono una giustificazione soltanto parziale ad una prestazione indubbiamente limitata dalla poca competitività della vettura di Maranello. Il quinto posto di Raikkonen ed il nono di Vettel rappresentano l’ennesimo bottino magro per una Ferrari che ormai non si può che definire in crisi.
In zona punti hanno chiuso anche Ricciardo, quarto, Perez, sesto davanti ad Hulkenberg e Sainz e Kvyat decimo. Gara molto deludente anche per le McLaren e le Williams, spesso in evidenza nel bene e nel male, ma alla fine doppiate e fuori alla zona punti. Ritirate per problemi tecnici entrambe le Renault, con Palmer incappato in uno stop and go di dieci secondi per essere stato fatto ripartire dai box senza una gomma, mentre Wehrlein, eroe con la sua Manor in Austria, è stato il primo ad iscrivere il suo nome nella lista dei ritirati a seguito di un’uscita di pista. Il prossimo appuntamento per il mondiale F.1 sarà tra due settimane a Budapest, terza tappa delle quattro previste in questo rovente mese di luglio.
Francesco De Giorgi
