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17/07/2016
Marquez vince di tattica al Sachsenring ed ipoteca il mondiale, disastro Yamaha.
Ancora una volta il meteo è stato il vero protagonista del motomondiale, con le gare della mattinata flagellate da una pioggia incessante e con la MotoGP partita sul bagnato e terminata col tracciato quasi asciutto. Competizioni in ogni caso spettacolari ed emozionanti, caratterizzate da tante cadute, per fortuna senza gravi conseguenze per i piloti in pista. La vittoria nella classe regina è stata appannaggio di un grandissimo Marquez, che dopo una pericolosa digressione sulla sabbia ha deciso di azzardare il passaggio dalle rain alle gomme da asciutto per recuperare, dimostrandosi poi maturo nel gestire le situazioni di pericolo e l’enorme vantaggio accumulato grazie al cambio anticipato.
La gara è stata sostanzialmente divisa in tre tronconi: una prima parte bagnata, in cui ha dominato prima il nostro Petrucci, poi caduto, e quindi Dovizioso davanti a Rossi, una seconda parte centrale in cui i cambi moto si sono susseguiti con molta lentezza e si sono creati falsi distacchi tra i concorrenti e la terza in cui Marquez ha semplicemente controllato la concorrenza mentre dietro si combatteva per il podio. La battaglia per i posti d’onore ha tenuto banco negli ultimi chilometri con un finalmente concreto Crutchlow che ha strappato il secondo posto davanti a Dovizioso e ad un deluso Redding, che aveva azzeccato il momento giusto per il cambio ma aveva scelto le intermedie, che nelle ultime curve non gli hanno permesso di resistere alla rimonta degli avversari.
Quinto posto per uno Iannone aiutato più dalla tattica che dal suo reale potenziale, con Pedrosa sesto e Jack Miller, l’eroe di Assen, ancora positivissimo e settimo dopo aver passato Rossi all’ultimo giro. L’australiano si è dimostrato di nuovo rapidissimo sotto l’acqua ed ha condotto anche per alcuni giri prima di cambiare la moto, forse troppo in ritardo per conservare il podio. Gara no per Rossi, solo ottavo a causa di una tattica di gara sbagliata e dello scarso feeling dimostrato negli ultimi giri su asfalto asciutto. Malissimo Lorenzo. Lo spagnolo non è mai stato competitivo per tutto il weekend, cadendo tre volte in prova e girando pianissimo in ogni condizione di gara, che ha chiuso addirittura quindicesimo ad oltre un minuto dalla testa. Per il maiorchino una brutta botta al morale, oltre alla consapevolezza del fatto che da ormai due anni non riesce più a guidare bene sul bagnato, condizione in cui ha rimediato recentemente solo brutte prestazioni. Grazie a questa vittoria, Marquez ha inferto un colpo quasi mortale al mondiale, avendo distaccato Lorenzo di 48 punti e Rossi addirittura di 59.
Gara spettacolare anche in Moto2, col campione del mondo Zarco che ha conquistato la vittoria su Folger dopo un controsorpasso al limite all’ultima curva e si è così lanciato in classifica mondiale dove, grazie alle cadute dei rivali Luthi, Rins e Lowes, adesso può contare su 25 punti di vantaggio sul più vicino inseguitore. Sul podio ha chiuso anche Simon, il quale ha preceduto un terzetto di italiani guidato dall’ottimo Pasini davanti a Baldassarri e Marini. Caduti Corsi e Morbidelli, quest’ultimo ben due volte, la prima delle quali quando era in testa.
In Moto3 secondo successo in carriera per il funambolico malese Pawi, che replica la vittoria dell’Argentina, ancora una volta in condizioni meteo avverse. Il pilota della Honda, che a parte i due successi sul bagnato finora ha raccolto solo due quattordicesimi posti, è scappato con grandissima grinta girando fino a due secondi al giro più forte della concorrenza e ha chiuso con oltre undici lunghezze di vantaggio sui nostri Locatelli e Bastianini malgrado qualche errore nelle ultime tornate. Quinto Di Giannantonio, due posizioni davanti ai duellanti mondiali Navarro e Binder e quattro davanti a Bagnaia. In classifica, Binder conserva ancora l’abbondante bottino di 47 punti di vantaggio sul rivale Navarro.
Il motomondiale a questo punto saluta i tifosi e va in ferie fino al 14 agosto, quando si scenderà in pista per il GP d’Austria, che torna in calendario a 19 anni dall’ultima edizione, disputata anch’essa sul tracciato di Spielberg nel 1997.
Francesco De Giorgi
