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23/07/2016
Qualifiche Gp Ungheria: Rosberg beffa Hamilton all’ultimo secondo.
Il circo della Formula 1 ritorna in pista questo weekend per la trentunesima edizione del GP d’Ungheria, come sempre di scena sul tracciato dell’Hungaroring, tortuoso toboga all’estrema periferia di Budapest. Il torrido caldo delle libere di venerdì ha lasciato spazio ad uno scroscio di pioggia che è iniziato circa tre quarti d’ora prima della sessione di qualifica e che è andato via via aumentando fino a diventare un nubifragio che ha reso il tracciato una vera e propria piscina. In un clima imprevedibile sono così andate in scena le qualifiche probabilmente più tormentate che si ricordino in tempi recenti.
Dopo aver atteso per oltre venti minuti il miglioramento delle condizioni, la direzione gara ha dato il via alla sessione, salvo poi dover intervenire con la bandiera rossa dopo pochi minuti per l’intensificarsi delle precipitazioni. Quando finalmente il cielo ha concesso una tregua, le qualifiche sono ripartite ma sono state necessarie altre tre interruzioni a causa degli incidenti di Ericsson, Massa e Haryanto, tutti finiti a muro a causa del fondo viscido. I continui ritardi hanno fatto si che il timido sole comparso alla metà del Q1 diventasse sempre più rovente fino ad asciugare quasi del tutto il tracciato nella fase della lotta per la pole. Nonostante lo svolgimento assolutamente scombussolato dagli eventi, le qualifiche non hanno offerto particolari sorprese nei risultati, malgrado il finale abbia riservato un ulteriore colpo di scena: Hamilton, che stava realizzando un tempo stratosferico, ha trovato davanti a sé le bandiere gialle esposte per segnalare la vettura di Alonso finito in testacoda ed ha mollato rinunciando a completare il giro.
Alle sue spalle, Rosberg è passato nello stesso punto quando ormai la vettura era stata rimossa ed ha potuto così concludere la tornata strappando di un soffio la pole al compagno-rivale. Ancora una volta, malgrado le condizioni difficili, la Mercedes ha fatto il bello e il cattivo tempo in pista, conquistando la prima linea dello schieramento ma soprattutto mostrando una superiorità sul campo praticamente impossibile da mettere in discussione per la concorrenza. Se domani la gara dovesse svolgersi in condizioni normali, la partenza sarà il momento chiave nonché, probabilmente, l’unica possibilità per gli altri concorrenti per provare a contrastare le due stelle d’argento. La seconda fila è stata appannaggio delle due Red Bull, con Ricciardo più veloce di poco rispetto a Verstappen, mentre Vettel ha chiuso al quinto posto, seppur staccato di nove decimi dalla testa.
Giornata no per Raikkonen, che ha pagato l’aver segnato il suo tempo buono troppo presto ed è stato relegato al quattordicesimo posto. Per il finlandese si prospetta una gara durissima su una delle piste tradizionalmente più ostiche per i sorpassi. A completare la top ten si sono piazzati un ottimo Sainz, sesto davanti al duo McLaren Alonso-Button, con Hulkenberg e Bottas in quinta fila. Ancora una brutta prestazione per le Renault, che non riescono a sfruttare nemmeno la confusione in pista e si ritrovano al diciassettesimo posto con Palmer, due caselle davanti a Magnussen in una griglia che potrebbe essere rivoluzionata nelle ultime file per le eventuali penalità conseguenti alle riparazioni che dovranno affrontare le tante vetture incidentate. L’appuntamento per la gara è fissato alle 14 di domani con le previsioni che sembrano garantire bel tempo per uno svolgimento regolare della competizione
Francesco De Giorgi
