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Durante la lunghissima pausa estiva, impazza il mercato Superbike.

20/08/2016

Durante la lunghissima pausa estiva, impazza il mercato Superbike.

Le bizze di un calendario pazzo hanno anche quest’anno riservato al circo delle derivate di serie un’interminabile pausa estiva, coi piloti superbike fermi oltre due mesi tra le prove di Laguna Seca e del Lausitzring, mentre per Supersport e Superstock la sosta è iniziata addirittura col round di Misano dello scorso giugno. Malgrado i motori siano rimasti spenti, in queste lunghe settimane i riflettori sono rimasti accesi sui botti del mercato piloti più scoppiettante degli ultimi anni, che determinerà una vera e propria rivoluzione per la prossima stagione.

Il colpo più fragoroso è stato esploso dalla Ducati. La scuderia di Borgo Panigale, alla ricerca di un titolo che manca ormai dal 2011, ha infatti ingaggiato Marco Melandri per affiancarlo al confermato Chaz Davies. La scelta effettuata dalla casa italiana è sicuramente di enorme impatto ma potrebbe nascondere anche parecchie insidie, visto che l’unico precedente di Melandri con la Ducati risale al disastroso 2008 in MotoGP e visto che il ravennate è fermo praticamente da metà della scorsa stagione, quando ha interrotto il rapporto con l’Aprilia che lo aveva riportato proprio in MotoGP alla guida di un mezzo sul quale “Macio” non era riuscito a siglare neanche un punto. Per Melandri il grande entusiasmo per un’occasione che non capita a tutti ma anche il carico emotivo di quella che potrebbe, data l’età, essere anche l’ultima cartuccia da sparare in una carriera che forse avrebbe meritato di raccogliere qualcosa in più.

L’ingaggio del ravennate ha comportato, in casa Ducati, il sacrificio di Davide Giugliano, attualmente senza una sella per il 2017 dopo un triennio passato a Borgo Panigale senza aver raccolto i frutti del proprio talento, anche a causa dei troppi gravi infortuni rimediati. Il secondo colpo di mercato ha portato la firma della Honda, che ha ingaggiato Stefan Bradl, attualmente in MotoGP con l’Aprilia, per affiancarlo al confermato Hayden, che sta disputando una buona stagione e che ha riportato alla vittoria la casa dell’ala dorata sotto il diluvio di Sepang. Il tedesco, campione Moto2 nel 2011, si era comportato bene nei primi anni dopo il salto di categoria, salvo scivolare a centro classifica nelle ultime tre stagioni, ed ora punta a proporsi come protagonista in superbike alla guida della nuova Fireblade che dovrebbe debuttare l’anno venturo.

Con l’ingaggio di Bradl, la Honda ha lasciato libero Van der Mark, che pure era stato allevato sin dalle serie minori e che attualmente è ancora in cerca di una sistemazione che potrebbe anche essere in casa Yamaha. La casa dei tre diapason non ha ancora ufficializzato gli accordi per la prossima annata, in cui potrebbe anche cambiare squadra di riferimento liberando così il team Crescent ma per la quale potrebbe riconfermare Lowes, finora non molto incisivo in campionato ma vincitore dell’ultima prestigiosa 8 ore di Suzuka.

Parrebbe invece agli sgoccioli il rapporto con Guintoli, peraltro assente da fine aprile per infortunio. Mentre i rivali affilano le armi la Kawasaki, forte della miglior moto dell’ultimo quadriennio e di un organico eccellente, ha rinnovato l’accordo con Rea, che si prepara a bissare il titolo 2015, e col suo compagno Sykes. Per la casa di Akashi una scelta conservativa, ma di sicura qualità e dal rendimento garantito. Potrebbero essere in via di riconferma i due della BMW Torres e Reiterberger in forza al team Althea, mentre è ancora da definire la situazione del team Milwaukee, che potrebbe lasciare proprio la BMW per l’Aprilia e che non ha ancora annunciato la line up 2017.

Nessun movimento ancora per il team Ioda, che quest’anno sta gestendo le Aprilia, la cui situazione si chiarirà probabilmente molto più avanti, ossia quando saranno stati ufficializzati i piani per la prossima stagione della casa di Noale. Dovrebbe invece esserci la riconferma di Camier in sella alla MV Agusta, che potrebbe anche raddoppiare le moto schierate per offrire una possibilità proprio a Davide Giugliano, che già corse anni addietro in Superstock per la casa italiana. Come solito, sono poche le certezze relative ai team privati in una fase ancora troppo prematura della stagione: il team Pedercini continuerà con Kawasaki così come il team GO Eleven, che potrebbe schierare una seconda moto, mentre il team Toth sarà di nuovo della partita con due Yamaha, per tutti gli altri le carte verranno scoperte nei prossimi mesi.

Francesco De Giorgi 

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