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28/08/2016
Gp Belgio: Rosberg domina un gara rocambolesca, Hamilton terzo in rimonta, male le Ferrari.
La fortuna è una componente innegabilmente presente nello sport, ma il suo contributo non è determinante se non c’è la capacità di saperla sfruttare al meglio, come oggi ha fatto Lewis Hamilton, che dalla ventunesima piazzola di partenza è riuscito ad arrampicarsi fino al terzo
gradino del podio compiendo una rimonta strepitosa approfittando dei tanti colpi di scena che hanno caratterizzato il GP del Belgio. Se davanti la gara di Rosberg è sembrata noiosa, col tedesco in fuga solitaria e mai insidiato da alcun concorrente, dietro si sono succeduti eventi che hanno stravolto lo svolgimento delle prime tornate.
Al via è stato Verstappen a scatenare il caos: l’olandese, partito male dalla seconda casella, ha subito cercato di rimediare infilandosi in un pertugio infinitesimale a lato del malcapitato Raikkonen il quale, toccato dall’avversario, ha a sua volta speronato il compagno Vettel spedendolo in testacoda. I tre hanno dovuto fare rientro ai box per riparare i rispettivi musetti e cambiare le gomme, con Raikkonen costretto addirittura a perdere un giro a causa di un detrito che aveva preso fuoco nel fondo della vettura. Pochi chilometri dopo, toccava a Wehrlein tamponare duramente Button a causa di un improvviso rallentamento di quest’ultimo: per entrambi gara finita.
Subito dopo ci pensava Sainz a far sobbalzare gli appassionati sulla sedia a causa dell’esplosione della sua gomma posteriore destra avvenuta sul velocissimo rettilineo del Kemmel. Finito in testacoda, lo spagnolo ha cercato comunque di raggiungere i box, ma la carcassa del suo pneumatico ha strappato letteralmente l’alettone posteriore dalla sua sede costringendolo al ritiro. Al sesto giro si è infine avuto lo spavento più grosso. In uscita dalla veloce curva dell’eau rouge Magnussen ha avuto un sovrasterzo che ha cercato di correggere, generando però un “effetto pendolo” che lo ha violentemente spedito contro le barriere. Seppur zoppicante, il danese è uscito praticamente incolume dal botto, ma la sua vettura si è letteralmente disintegrata e con essa sono state demolite le protezioni ai lati del tracciato.
A quel punto, con la safety car in pista, molti piloti si sono precipitati ai box per cambiare le gomme tranne Lewis Hamilton, il quale ha preferito aspettare gli eventi in vista della probabile sospensione della gara, poi puntualmente arrivata al giro 10 per consentire ai commissari di ripristinare la sicurezza nel punto dell’incidente. Alla ripartenza Hamilton si è così trovato in sesto ma col vantaggio dell’aver cambiato pneumatici durante la pausa ed ha dovuto solo liberarsi delle due Force India e di Alonso per agguantare la terza posizione che non ha più lasciato fino alla fine. Secondo ha chiuso Ricciardo, anche lui bravo ad attendere la sospensione senza effettuare il pit stop, anche se Hamilton ad un certo punto sembrava in grado di poterlo insidiare.
Quarto e quinto posto per le positivissime Force India di Hulkenberg e Perez, a lungo in zona podio, mentre un discorso a parte va fatto per le Ferrari di Vettel e Raikkonen, rispettivamente sesto e nono dopo due laboriose rimonte. Per la squadra del cavallino la gara di Spa è stata l’ennesima occasione persa della stagione, perché le prestazioni mostrate dalle rosse in fase di risalita sono state di tutto rilievo ed il temuto consumo delle gomme palesatosi durante le libere non ha impensierito più di tanto i piloti di Maranello, che hanno incontrato invece le maggiori difficoltà nel sorpassare le due Williams, nettamente più lente sul giro secco, ma dotate di maggior velocità di punta in virtù del più potente motore Mercedes.
Per Raikkonen, che ha recuperato il giro di distacco in regime di safety car, emozioni extra alla ripartenza per il duello rusticano con Verstappen, alla fine deludente undicesimo ma ormai vera e propria nemesi del pilota finlandese. In ogni caso, un duro rientro dalle vacanze per la compagine italiana, ancor più difficile da assorbire ad una sola settimana dal bagno di folla di Monza. Da segnalare il settimo posto di Alonso, autore di una gara gemella di quella di Hamilton con un inizio perfino più garibaldino. Ottavo posto per Bottas e decimo per Massa, mentre hanno deluso le Haas e la Renault sopravvissuta di Palmer, tutti a lungo in zona punti e poi arretrati nelle fasi finali. Sedicesimo posto ad un giro di ritardo per il debuttante Ocon sulla Manor.
In classifica ora Rosberg ha ridotto il distacco da Hamilton a sole nove lunghezze e la prossima settimana a Monza tra i due alfieri Mercedes l’atmosfera sarà rovente, con la speranza di poter finalmente vedere le Ferrari in lotta per la vittoria sul tracciato di casa.
Francesco De Giorgi
