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03/05/2012
L’ebook: innovazione tecnologica che diffonde la lettura?
Il 1971 è considerato l’anno di nascita dell’ebook, promosso nel Progetto Gutenberg da Michael S. Hart. Si tratta di un libro in formato elettronico consultabile su computer, telefoni di ultima generazione, i-pad e lettori digitali. In Inghilterra e in America, chiamati eBook reader, sono largamente utilizzati e hanno avuto un grande successo; in Italia, dal 2010 le editorie hanno cercato di mettersi al passo con questa nuova tecnologia, seppur con una certa riluttanza, proponendo libri allo stesso prezzo di quelli cartacei. Per lo più sono i giovani a conoscere e ad usare questa nuova forma di divulgazione della cultura.
Tra i vantaggi dell’ebook, infatti, c’è la possibilità di viaggiare con un’intera libreria, tutta racchiusa in un sottile oggetto quadrato che simula la forma del libro. Inoltre, emulando gli atti con cui ci accingiamo alla lettura, è possibile sfogliare le pagine come se fosse un’opera cartacea, mettere il segnalibro quando ci interrompiamo, sottolineare i passi che più colpiscono il nostro immaginario o in cui ci riconosciamo. E non è finita qui: leggere diventa anche un’azione interattiva.
Ma sorge anche una domanda, non rischiamo di perdere il piacere di ciò che ci conduce alla scelta di un libro? Non ditemi che non vi è mai capitato di prediligerne uno invece che un altro per la sua copertina, per l’immagine stampata sopra che ci incuriosisce, per l’odore delle sue pagine, e infine per la sensazione magnifica che dà il tatto delle sue carte.
Sfogliare un libro con un dito riesce forse a sostituire tutte queste sensazioni? Ai posteri l’ardua sentenza.
Giuliana Scamardella
