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Prove Gp Singapore: Rosberg sbaraglia la concorrenza, male le Ferrari.

17/09/2016

Prove Gp Singapore: Rosberg sbaraglia la concorrenza, male le Ferrari.

A due settimane dal bagno di folla di Monza, la Formula 1 è tornata in pista per l’apertura della lunga stagione asiatica, che vedrà domani lo svolgimento del GP di Singapore per poi proseguire in Malesia e Giappone prima della lunga trasferta americana che porterà alla chiusura di Abu Dhabi. Il tracciato di Marina Bay, teatro oggi delle qualifiche valide per lo schieramento, ospita la nona edizione di quello che è stato il primo Gran Premio della storia della Formula 1 disputato in notturna. Come in tutti i tracciati cittadini, anche a Singapore spesso il risultato finale è stato condizionato dai numerosi ingressi della safety car, sovente chiamata in causa dalla direzione gara a causa dei frequenti incidenti favoriti dalla totale assenza di vie di fuga.

Nel 2015 il tracciato di Singapore era stato teatro dell’unica reale debacle della Mercedes, ma quest’anno la squadra delle frecce d’argento si è presentata molto più in forma rispetto a dodici mesi fa ed ha dominato le qualifiche con un Rosberg stratosferico. Reduce dalle due vittorie di Spa e Monza, il tedesco ha dominato tutte le sessioni di prova conquistando la pole col tempo di 1’42” e cinque decimi, distanziando il più vicino degli avversari (Ricciardo) di oltre mezzo secondo e candidandosi al ruolo di dominatore per la gara di domani.

Terzo tempo per un deluso Hamilton, apparso nervoso ed autore di tante piccole sbavature durante i due giorni di prove. L’inglese ha anche dovuto rinunciare a parte della seconda sessione di libere a causa di un problema tecnico che lo ha costretto ai box per quasi tutto il tempo, ma in ogni caso è sembrato meno in forma rispetto al compagno di squadra. A chiudere la seconda fila ci sarà Verstappen, con Raikkonen quinto e sottotono dopo aver mostrato ben altro potenziale durante le libere. La prestazione del finlandese è stata meno efficace di quanto atteso, sempre per i soliti problemi sul giro secco che sia i piloti che la vettura hanno palesato durante tutto l’arco della stagione.

Vettel è stato protagonista sfortunato nel Q1: un problema tecnico al ponte posteriore ha reso la sua vettura ingestibile nello stretto budello asiatico costringendolo ai box per il resto della sessione dopo aver marcato un tempo altissimo. Per Vettel ormai la gara è compromessa e con la partenza dall’ultima casella servirà un miracolo di guida e di tattica per potersi affacciare nelle posizioni che contano, magari sperando in una o più safety car che possano permettergli di guadagnare posizioni.

La top ten è stata chiusa dal ritrovato duo della Toro Rosso Sainz-Kvyat, da Hulkenberg, Alonso e dall’altra Force India guidata da Perez. Sesta fila per le due Williams di Massa e Bottas, a dimostrazione delle difficoltà che la vettura britannica ha mostrato già in passato sui circuiti tortuosi, ancora nelle retrovie le due Renault, la cui stagione sta assumendo i contorni di un vero e proprio calvario.

Da segnalare il fatto che in chiusura di Q2 sono finiti a muro sia Button che Grosjean, il primo danneggiando il posteriore in impostazione di curva, il secondo finendo nelle protezioni con una certa forza a seguito di un bloccaggio in frenata. Il crash del francese, il secondo in due giorni per lui, ha anche provocato un lieve ritardo nel programma a causa del tempo necessario a ripristinare le barriere danneggiate dall’impatto. Appuntamento per la gara fissato per domani, con la massima attenzione per gli eventuali ingressi della safety car che potrebbero scombussolare le carte in tavola.

Francesco De Giorgi
 

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