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Gp Aragona: Marquez vince ed ipoteca il titolo, Binder iridato in Moto3.

25/09/2016

Gp Aragona: Marquez vince ed ipoteca il titolo, Binder iridato in Moto3.

Un colpo mortale al mondiale, una vittoria che spezza le reni agli avversari e la possibilità di chiudere il mondiale teoricamente già a Motegi, più realisticamente a Phillip Island: questo in sintesi il significato della vittoria di Marc Marquez sull’asfalto del Motorland di Aragon, terza prova in terra spagnola delle quattro previste in calendario. Un Marquez irresistibile, che ha prima mancato lo scatto al via, poi si è riportato in testa, ha rischiato di cadere perdendo posizioni e quindi ha raggiunto il suo rivale Rossi, che fino a quel momento sembrava in grado di portare a casa il successo, rubandogli definitivamente la leadership per non lasciarla più e tagliare il traguardo in solitudine.

L’ottimo feeling dello spagnolo col tracciato di Alcaniz era già emerso nelle prove e, malgrado l’inizio non perfetto, è venuto fuori alla distanza regalandogli il successo e rendendolo quasi irraggiungibile, viste le 52 lunghezze di margine su Rossi e le 66 su Lorenzo. Proprio Rossi è stato il grande deluso della giornata. Balzato al comando dopo ver passato un ottimo Vinales, il pesarese sembrava in grado di poter tenere la testa della gara ma la rimonta di Marquez ed il ritmo mostrato da quest’ultimo sono stati irresistibili e, quando sono subentrati seri problemi di gomme, Rossi ha dovuto cedere anche a Lorenzo. Nonostante il sorpasso subito, l’italiano è riuscito a lungo a seguire il rivale prima di compiere un grossolano errore ad un giro e mezzo dalla fine che lo ha costretto ad un lungo fuoripista inchiodandolo al terzo gradino del podio.

Un errore avvenuto in fase di sorpasso che è sembrato più figlio di una valutazione sbagliata che della reale volontà di scavalcare il rivale. Lorenzo, dal canto suo, ha massimizzato il risultato pur non essendo sembrato del tutto a posto nelle varie fasi di gara. In ogni caso, l’aver battuto Rossi fa sicuramente morale per il maiorchino, talvolta, quest’anno, irriconoscibile. Quarto posto finale di Vinales davanti a Crutchlow, due piloti cui i recenti successi hanno messo le ali ai piedi. Dopo la perentoria vittoria di Misano, Pedrosa è ripiombato nell’anonimato con un sesto posto finale guadagnato senza essere mai stato in grado di inserirsi nella lotta per le posizioni migliori. Malissimo la Ducati. Dovizioso nei primissimi giri è stato nel gruppo dei primi ma ha iniziato presto a soffrire di gravi problemi di gomme che lo hanno costretto ad andare letteralmente a spasso negli ultimi passaggi, fino a retrocedere in undicesima piazza, appena davanti a Pirro.

Ottima gara per l’Aprilia, nona con Bautista e decima con Bradl su un circuito dove i cavalli contano parecchio. Un punto per Nicky Hayden, quindicesimo con la Honda privata che solitamente è guidata da Jack Miller, mentre Petrucci ha chiuso solo diciassettesimo a causa di una penalizzazione rimediata in gara. Non partito Lowes a causa della botta presa in prova.

Vittoria per distacco di Sam Lowes in Moto2. il britannico è riuscito a mettere fra sé e gli avversari un margine piccolo, ma sufficiente a fargli concludere in solitaria la gara, mentre alle sue spalle la lotta per il secondo posto si è risolta solo sul traguardo, con Alex Marquez che ha preceduto di un soffio il compagno di squadra Morbidelli. Attardati i duellanti mondiali Rins (sesto) e Zarco (ottavo), con lo spagnolo che ruba altri due punti al rivale portandosi ad una sola lunghezza di distacco in graduatoria. Settimo Baldassarri e nono Corsi, con Pasini dodicesimo. Mai in gara Marini.

Vittoria in volata per Jorge Navarro in Moto3, ma il secondo posto a soli trenta millesimi dal vincitore è sufficiente a Brad Binder per conquistare il titolo mondiale della minima cilindrata, chiudendo il discorso con ben quattro gare di anticipo. Peccato per i nostri Bastianini e Di Giannantonio, terzo e quarto rispettivamente, i quali sono stati beffati negli ultimi metri dai rivali con cui si stavano giocando il successo. Male il resto della truppa azzurra, con i soli Migno ed Antonelli a punti, peraltro staccati, mentre gli altri hanno chiuso nelle retrovie.

Con la gara di Aragon il motomondiale saluta l’Europa per dare il via alla cannonball asiatica che inizierà il 16 ottobre con il GP del Giappone, quattordicesima prova di un mondiale 2016 che si avvia alla conclusione.

Francesco De Giorgi 

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