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Gp del Giappone: doppio autogol Yamaha, Marquez vince ed è campione mondiale.

16/10/2016

Gp del Giappone: doppio autogol Yamaha, Marquez vince ed è campione mondiale.

Marc Marquez è campione del mondo della MotoGP. Per lui si tratta del terzo titolo nella classe regina, quinto in totale di una carriera che a soli 23 anni lo vede già proiettato nell’olimpo dei più grandi di sempre. La conquista dell’iride è arrivata grazie ad una perentoria vittoria al termine di una gara tutto sommato comoda, senza troppi patemi e con solo piccole formalità da sbrigare nei primi chilometri, al resto hanno pensato gli avversari. Dapprima Rossi, che dopo pochi giri si è sdraiato alla curva dieci tentando inutilmente di ripartire, poi Lorenzo, che a poche tornate dalla bandiera a scacchi ha perso l’anteriore mentre veniva incalzato da Dovizioso. Forte di un ritmo comunque superiore a quello della concorrenza, Marquez ha dato la sensazione di non aver mai dovuto dar fondo a tutte le sue possibilità limitandosi, se così si può dire, a gestire il vantaggio sugli inseguitori senza strafare.

Rossi e Lorenzo hanno consegnato l’iride a Marquez con tre gare di anticipo malgrado, dati alla mano, il loro mezzo si sia mostrato più performante rispetto alla Honda nel corso globale di una stagione che li ha visti commettere troppi errori. A Motegi, l’italiano ha corso da inseguitore mentre Il maiorchino è riuscito brevemente a condurre la gara dopo il via, ma non ha potuto resistere né a Marquez né al compagno di squadra, andando anche in crisi con le gomme prima di cadere. Con i due piloti di Iwata fuori dai giochi e Pedrosa infortunato, Dovizioso ha saputo cogliere l’attimo per portarsi sul secondo gradino del podio, un piazzamento conquistato con grinta e determinazione dopo aver messo il sale sulla coda a Lorenzo e difeso con mestiere dagli assalti di Vinales, terzo in rimonta sulla Suzuki.

Buon ottavo posto per Petrucci, con le Aprilia in evidenza grazie al settimo posto di Bautista ed al decimo di Bradl. Undicesimo l’eroe locale Nakasuga, collaudatore della Yamaha al via come wild card, e quindicesimo Aoyama, sostituto di Pedrosa. Brutto l’esordio di Barberà sulla Ducati ufficiale: lo spagnolo è caduto nella prime fasi ed ha ripreso per concludere diciassettesimo davanti al solo spaesato Jones.

La gara della Moto2 è stata caratterizzata da molte cadute ed alla fine ne ha approfittato un ottimo Luthi, che è riuscito ad avere ragione in volata del leader mondiale Zarco. Il francese ha messo a segno un gran colpo in ottica iridata approfittando dello zero rimediato in classifica da Rins, caduto e ripartito ma alla fine solo ventesimo ed ora a quota -21 in graduatoria. Ottimo il terzo posto di Morbidelli, in evidenza anche Corsi e Pasini, rispettivamente sesto e settimo, con Marini dodicesimo e Baldassarri a terra prima di metà gara.

In Moto3 grande vittoria di Enea Bastianini, il quale è riuscito ad avere ragione di pochi centimetri del neocampione del mondo Brad Binder dopo una gara tiratissima. Sul podio anche Bulega in una corsa che ha visto i nostri brillare particolarmente grazie anche al quinto posto di Di Giannantonio, giunto sul traguardo davanti a Bagnaia, con Dalla Porta decimo ed Antonelli undicesimo.

Neanche il tempo di riposarsi ed il circus del motomondiale tornerà in pista già domenica prossima sullo spettacolare tracciato di Phillip Island per la seconda levataccia del trittico asiatico, il Gp d’Australia.

Francesco De Giorgi 

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