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MotoGP Australia: Marquez spreca e Crutchlow vince ancora, Rossi ottimo secondo.

23/10/2016

MotoGP Australia: Marquez spreca e Crutchlow vince ancora, Rossi ottimo secondo.

Dopo due giorni di tempesta, sul circuito di Phillip Island è finalmente tornato a splendere il sole regalando agli appassionati gare emozionanti ed imprevedibili complice il rimescolamento delle carte avvenuto durante le qualifiche. Nella MotoGP, Marc Marquez sembrava destinato ad un comodissimo successo dopo aver dominato le qualifiche ed aver menato la danza per i primi passaggi, ma un errore al decimo giro lo ha spedito a terra al termine di una caduta fortunatamente senza conseguenze nella quale ha distrutto la sua moto. A quel punto ha ereditato il comando Cal Crutchlow, fino a quel momento brillante secondo in fuga dal gruppetto degli inseguitori. Il britannico ha mantenuto la calma dimostrando come, da metà stagione in poi, abbia trovato un feeling col suo mezzo che gli ha permesso di gareggiare stabilmente tra i migliori, ed è riuscito dapprima a contenere e quindi a distanziare il rimontante Rossi regalando al team gestito da Lucio Cecchinello il secondo successo di una stagione straordinaria.

Alle sue spalle, il “Dottore” di Tavullia si è reso protagonista di una gara eccezionale, che gli ha permesso di chiudere al posto d’onore malgrado fosse partito dalla piazzola numero quindici. Rossi ha saputo dosare le sue forze nelle fasi iniziali, rimontando con costanza fino ad entrare in zona podio dopo dieci giri, ma il suo tentativo di rincorsa verso la vittoria ha dovuto scontrarsi contro un Crutchlow imprendibile, che lo ha progressivamente distanziato fino a raggiungere un margine di quasi cinque secondi. Nella fase finale della gara, Valentino ha dovuto preoccuparsi di rintuzzare gli attacchi di Vinales e Dovizioso, i quali hanno concluso in quest’ordine dopo aver cercato invano di raggiungerlo assieme ad Aleix Espargarò, poi caduto. Non è mai stato in gara Jorge Lorenzo, che ha chiuso soltanto sesto a dodici secondi dalla testa. Per lo spagnolo un colpo durissimo in ottica mondiale, visto che le lunghezze di distanza da Rossi sono ora 24 a soli due Gran Premi dalla fine.

Nono posto per Petrucci, che ha forse deluso le aspettative dopo una qualifica positiva, undicesima l’Aprilia di Bradl davanti a quella del compagno Bautista. Rientro sfortunato per Hayden, finito a terra al penultimo giro dopo un lieve contatto con Miller, poi decimo, e seconda caduta in due gare da “ufficiale” per Barberà, sostituto di Iannone. Un punto per l’idolo locale Jones, quindicesimo.

Gara tiratissima in Moto2, con lo svizzero Luthi che è riuscito a precedere il nostro Morbidelli di soli dieci millesimi. Sul podio con loro Cortese, che ha preceduto l’altro azzurro Baldassarri. Peccato per Pasini, caduto a pochi giri dalla fine quando era in lotta per il podio, mentre in ottica mondiale Zarco termina dodicesimo ma mantiene ventidue punti di vantaggio proprio su Luthi, ora secondo dopo la caduta che ha condannato al ritiro Rins.

Ancora un successo del neo campione Brad Binder in una Moto3 rocambolesca, caratterizzata da un numero impressionante di incidenti e ridotta a soli 10 giri a causa di una caduta di gruppo che ha costretto la direzione gara a sospendere la competizione per prestare soccorso allo sfortunato McPhee, rimasto a terra dopo essere stato travolto dai nostri Migno e Bastianini. Superata la grande paura (lo scozzese viene riportato come “cosciente” dagli organizzatori), la gara è ripartita ed ha visto chiudere alle spalle di Binder il nostro Locatelli, il quale ha conquistato il secondo gradino del podio davanti a Canet. Tra cadute, ritardi e penalizzazioni, nessun altro italiano è riuscito a concludere nei punti. La prossima settimana si chiuderà il trittico extraeuropeo con il GP di Malesia, che avrà luogo sul tracciato di Sepang.

Francesco De Giorgi 

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