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Motori: Moto GP Malesia, diluvio sul circuito, vince Dovizioso. F1, Hamilton in pole in Messico

30/10/2016

Motori: Moto GP Malesia, diluvio sul circuito, vince Dovizioso. F1, Hamilton in pole in Messico

Il solito meteo tropicale della Malesia non ha mancato di lasciare il suo segno sul penultimo Gran Premio della stagione 2016, tra cadute, asfalto mutevole e rinvii dovuti ai violentissimi temporali che si sono abbattuti sul tracciato di Sepang. La Moto3 è andata in scena su un circuito quasi asciutto, la Moto2 è partita in un clima da tregenda e si è chiusa sull’umido, mentre la MotoGP ha subito più rinvii a causa dell’enorme mole d’acqua presente in pista, poi parzialmente asciugatasi durante la gara.

Nella classe regina il successo è andato ad un eccellente Andrea Dovizioso, nono vincitore di una stagione irripetibile dal punto di vista del numero di piloti trionfatori in almeno una gara. Il forlivese ha guidato benissimo per tutta la prova, tenendo il passo di Rossi e Iannone ed approfittando di un errore del “Dottore” per allungare e conquistare la sua seconda vittoria in MotoGP, a sette anni dal successo ottenuto a Donington Park con la Honda. Il Ducatista ha meritato il primo posto avendo sfruttato al meglio la sua moto in condizioni non ottimali ma più favorevoli alla sua moto rispetto all’asciutto. Secondo ha chiuso Rossi, che ha mollato negli ultimi giri dopo aver guidato a lungo la gara a causa dell’enorme degrado patito dalle sue coperture su una pista che nel finale era poco più che umida. Terzo posto per uno Jorge Lorenzo evanescente, che ha raccolto il podio grazie alle cadute di chi lo precedeva e che, a parte una veloce sfuriata nelle prime curve, non è mai stato concretamente in lotta coi primi. A terra sono infatti finiti Marquez, poi undicesimo, il quale con la conquista del titolo ha disattivato la modalità ragioniere collezionando due botti in altrettante gare, Iannone e Crutchlow, tutti in lotta per il successo fino alla scivolata. In ogni caso, con la classifica odierna, Rossi ha matematicamente conquistato il secondo posto in graduatoria generale ai danni di Lorenzo. Quarto posto finale per Barberà, che dopo aver sciupato le due occasioni da pilota ufficiale, è tornato stratosferico sulla sua Ducati privata così come il compagno Baz, ottimo quinto e sempre valido sul bagnato. Settimo posto per l’Aprilia di Bautista (caduto il compagno Bradl) davanti a Miller e dietro a Vinales, decima piazza per il nostro Petrucci alle spalle di Pol Espargarò.


Vittoria della gara e titolo mondiale per Johann Zarco in Moto2.
Il francese, già campione 2015 della categoria, ha dominato in lungo ed in largo la competizione, vincendo a mani basse dopo una fuga solitaria che lo ha visto prevalere sul nostro Morbidelli, al quarto podio consecutivo, e sul tedesco Folger. A propiziare la conquista anticipata dell’iride le brutte prestazioni di Luthi, solo settimo e di Rins, che ha concluso addirittura quattordicesimo dopo delle qualifiche disastrose. Buono il bottino degli altri italiani, con Baldassarri quarto, Marini nono e Corsi undicesimo, Nocco ritirato.


Seconda vittoria in carriera per il nostro “Pecco” Bagnaia, primo in una Moto3
caratterizzata come in Australia da un numero terrificante di incidenti, l’ultimo dei quali ha costretto la direzione gara a sospendere in anticipo le ostilità. Una decisione forse tardiva, visto che davanti alle terribili cadute dei primi passaggi non c’erano stati provvedimenti precauzionali. Sul podio assieme a Bagnaia hanno concluso Kornfeil e Bendsneyder, con i nostri Locatelli ed Antonelli a punti, assieme a Petrarca e Valtulini, alla prima apparizione nelle posizioni valide per la classifica. Prossimo appuntamento per il motomondiale tra quindici giorni a Valencia dove, a titoli ormai assegnati, ci sarà la passerella finale per i centauri delle tre classi mondiali.

Ieri sera sono inoltre andate in scena le qualifiche del GP del Messico, in programma in serata sul tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez situato nel centro di Città del Messico. Pole position per Hamilton davanti al compagno di squadra Rosberg, seconda fila per le Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Male le Ferrari, al sesto e settimo posto con Raikkonen e Vettel.

Francesco De Giorgi
 

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