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22/02/2017
Riparte dall’Australia il mondiale Superbike.
Gli ultimi test disputati a Phillip Island hanno chiuso il precampionato del Mondiale Superbike, che prenderà il via sabato e domenica prossimi proprio dal circuito australiano. Al termine della tre giorni di prove il migliore è risultato il solito Rea, stavolta però braccato da vicinissimo da un tonico Melandri, che ha battuto finalmente il compagno Davies ed è apparso molto più in palla che nelle precedenti uscite. La Kawasaki, quarta con l’altro pilota ufficiale Sykes, resta la principale favorita per l’iride, ma quest’anno la Ducati sembra poter ripartire vicinissima alle moto di Akashi, confermando il trend eccellente del finale della scorsa stagione.
Le prime prove di venerdì ci diranno anche dove si trovano veramente Yamaha, BMW e soprattutto Honda, deludenti nei test, mentre c’è attesa per il rientro in grande stile dell’Aprilia e per la conferma della MV Agusta, mai così performante nel precampionato. Grandi speranze per il debutto del team Pedercini con il neoacquisto De Angelis, mentre nei test sono rimaste indietro le Kawasaki del team Grillini e il campano Russo, che se l’è cavata senza un graffio malgrado una caduta che ha distrutto la sua Yamaha. Le gare del prossimo weekend segneranno anche il debutto dei nuovi regolamenti tecnico e sportivo ed in particolare si vedrà per la prima volta l’inversione della griglia in gara 2 per i primi nove classificati, ultimo artificio regolamentare in ordine di tempo per cercare di restituire spettacolo alle gare.
Gli iscritti al campionato 2017 saranno soltanto ventuno e di questi Mercado sarà assente in Australia a causa di un brutto infortunio rimediato in allenamento. L’assenza del’argentino sarà compensata parzialmente dall’iscrizione della wild card Brookes, ma è una magra consolazione. La grande abbuffata del 2014, con ventisette iscritti grazie all’introduzione della categoria EVO, è ormai un lontano ricordo ed il ritorno della Yamaha non può compensare da solo i ritiri di Suzuki, EBR e Bimota. Gli oltre trenta piloti che disputavano il mondiale fino ai primi anni duemila sarebbero oggi insostenibili per uno sport che è sempre più professionistico e sempre meno aperto all’impegno dei semplici privati, ed è un segnale l’alternanza nel totale degli iscritti tra MotoGP e Superbike, quasi fosse impossibile tenere massimo il numero dei partecipanti contemporaneamente in entrambe le serie.
Domenica partirà anche il mondiale Supersport, che sarà orfano per due gare del pluricampione Sofuoglu, infortunatosi in allenamento ed ancora non in forma per il rientro. I risultati dei test hanno premiato finora il grande potenziale della MV Agusta sia nelle mani del pilota ufficiale Jacobsen che del privato Rolfo, mentre la Kawasaki campione, forse proprio per via delle vicissitudini di Sofuoglu, è rimasta attardata. La Superstock, da quest’anno retrocessa al rango di campionato continentale e arricchita dai partecipanti al soppresso europeo Superbike, prenderà il via dal terzo appuntamento assieme alla nuova entry class denominata Supersport 300 ed indirizzata ai giovanissimi.
Francesco De Giorgi
