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GP Australia Superbike: Rea riparte da una doppietta, Rolfo vince la Supersport.

26/02/2017

GP Australia Superbike: Rea riparte da una doppietta, Rolfo vince la Supersport.

Dopo un lungo inverno il mondiale Superbike è tornato in pista sul veloce tracciato australiano di Phillip Island per due gare tiratissime e spettacolari che hanno incoronato il bicampione Rea, ancora una volta autore di una doppietta che lo ha portato a 40 vittorie nel mondiale. Due gare molto simili quelle corse dal nordirlandese, tutte giocate di tattica col costante timore che il caldo australe potesse da un momento all’altro far cedere le coperture, ed alla fine vinte in volata di pochi centimetri su Chaz Davies, che si ricandida al ruolo di primo sfidante per l’iride. Il gallese ha dovuto arrendersi a Rea in entrambe le occasioni per pochissimi millesimi di secondo, ma può contare su una Ducati che riparte in grandissima forma e praticamente dallo stesso livello della Kawasaki, invertendo quella tendenza che nelle scorse stagioni la vedeva ripresentarsi ai nastri di partenza più distante dalla testa di quanto lo fosse l’anno precedente.

A conferma di ciò, l’eccellente prova di Forès, che su una rossa schierata privatamente dal team Barni è riuscito ad ottenere un quarto ed un quinto posto a distanza davvero minima dal podio. E sul podio ci è finito anche il rientrante Melandri, bravissimo in gara 2 a risalire da metà schieramento fino al top. Per il ravennate, al rientro dopo un anno e mezzo di inattività, una weekend a due facce, con una domenica di gloria che ha riscattato il sabato concluso nella terra dopo un contatto sfiorato con Lowes che lo ha costretto all’errore. Il podio in gara 1 è stato completato da Sykes, che ha invece pagato una tattica non perfetta nella gara odierna, concludendo solo sesto dopo aver speso tutto per recuperare nella fase centrale della prova. Bene la Yamaha, ai piedi del podio con Lowes in entrambe le frazioni, e la MV Agusta di Camier (quinto ed ottavo), che dimostra una volta di più la bontà dello sviluppo operato dai tecnici della casa italiana, sempre più competitiva malgrado il progetto base del mezzo risalga ad oltre tre lustri fa.

Delusione per l’Aprilia, che ha chiuso la top ten assieme alla BMW, mentre ha vissuto un weekend horror la Honda, mai così indietro coi mezzi ufficiali. È indubbiamente presto per bocciare la nuova Fireblade, ma il miglior piazzamento riportato, l’undicesimo posto di Hayden in gara 1, fa molto pensare, così come il rendimento di Bradl, assolutamente spaesato al debutto in Superbike, che gli ha fruttato due magri quindicesimi posti. Weekend amaro per i centauri italiani, con Savadori nono in gara 2 dopo essere finito a terra il sabato, destino toccato a Badovini e Russo nella frazione odierna. Giudizio sospeso sul cervellotico sistema di inversione della griglia per la seconda prova, che ha sì regalato delle emozioni, ma non ha di fatto cambiato i risultati finali delle gare.

Gara incredibile per la Supersport, con il nostro Roberto Rolfo (MV Agusta) vincitore in volata su Mahias di un solo millesimo di secondo al termine di un confronto che li ha visti più volte finire a contatto sul rettilineo finale. Il francese alla fine ha mantenuto il suo piazzamento anche se la direzione gara lo ha penalizzato di un secondo per il comportamento sopra le righe tenuto all’arrivo. Sul podio ha concluso anche un eccellente Anthony West, al via come wild card con una moto di sua proprietà praticamente di serie. Tantissime le cadute in una gara disputata su soli dieci giri a causa della sospensione decisa dopo pochi chilometri per i troppi detriti presenti in pista. Tra i piloti a finire a terra anche Cluzel, letteralmente scaraventato in aria dal nostro Caricasulo a poche curve dalla fine.

Delusione per il neo pilota ufficiale della MV Jacobsen, autore di una pole strepitosa ma solo sesto al traguardo dopo aver recuperato dal fondo a causa di un dritto nei primi chilometri. Le battute a vuoto dei principali favoriti (caduti anche Gino Rea e Smith, solo quarto Ryde) e gli exploit di molti outsider hanno di fatto arriso a Sofuoglu, che salterà ancora almeno una gara per l’infortunio rimediato in allenamento e che potrà ripartire da meno lontano per cercare il suo sesto iride. Il mondiale delle derivate di serie tornerà a gareggiare tra due settimane sul tracciato di Buriram, teatro del terzo GP di Thailandia della storia.

Francesco De Giorgi 

 

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