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Superbike 2017: promossi e bocciati dopo le prime due trasferte extraeuropee.

20/03/2017

Superbike 2017: promossi e bocciati dopo le prime due trasferte extraeuropee.

L’inizio del mondiale Superbike 2017 ha emesso già dei verdetti, anche se è difficile ritenere che si tratti di sentenze definitive con ancora sette mesi di gare all’orizzonte. Con quattro vittorie in altrettante manche disputate, Jonathan Rea si è confermato l’uomo da battere con la sua Kawasaki. Il nordirlandese è già lanciatissimo verso il terzo iride consecutivo grazie anche alla sua capacità di riuscire sempre a fare la differenza e sopperire alle poche mancanze del suo mezzo. L’unico per il momento in grado di mettere in difficoltà Rea è stato il ducatista Davies, forte di una moto sempre più competitiva e di una grinta eccezionale.

Il gallese ha collezionato tre secondi posti consecutivi ma poi è incorso in gara 2 a Buriram in una scivolata che ha riportato alla mente alcuni suoi errori del passato. La bandiera rossa gli ha permesso di risollevarsi parzialmente e risalire fino al sesto posto finale, anche se i punti di distacco da Rea sono già 30. Sugli scudi anche i compagni di squadra dei duellanti. In casa Kawasaki, Sykes ha conquistato tre podi ma è stato molto più distante che in passato dal compagno di squadra. In casa Ducati, Melandri ha carburato abbastanza velocemente, ma gli è sempre mancato lo spunto per massimizzare il risultato, forse per la prolungata assenza dai campi di gara e per la difficoltà di familiarizzazione con un mezzo ostico come la Panigale.

In netta ripresa la Yamaha, terza forza del mondiale ancora non alla pari di Ducati e Kawasaki, ma con un buon margine sugli inseguitori. Interlocutorio l’inizio di stagione della BMW, che sembra poter volare solo nelle mani di Torres mentre Reiterberger è parso involuto rispetto al passato. La MV Agusta si è mostrata in gran forma e sempre più in simbiosi con l’ottimo Camier, che sta portando la moto italiana costantemente nel gruppo a ridosso del podio malgrado gli anni che ormai pesano sul progetto. Inizio nero per Aprilia e Honda. La casa di Noale ha aumentato i propri sforzi a sostegno dell’impegno nel mondiale ma i tanti errori dei piloti (Savadori in primis) ed un preoccupante numero di problemi meccanici hanno frenato la corsa della RSV, al momento ultima nel mondiale costruttori con solo 19 punti.

Discorso complesso per la Honda, che ha finalmente fatto debuttare la nuova Fireblade, la quale ormai da anni era in fase di collaudo ma che ha incontrato una serie di difficoltà non preventivate e che, in ogni caso, non è apparsa ancora all’altezza della concorrenza. L’encomiabile impegno di Hayden ha fruttato alla casa dell’ala dorata solo 21 punti, mentre Bradl è sembrato totalmente fuori fase. Bicchiere mezzo vuoto per team e piloti privati. Seppure le differenze cronometriche tra testa e coda del gruppo siano tutt’altro che enormi, le squadre indipendenti pagano un gap tale da rendere impossibili i sogni di gloria per chi non ha una casa alle spalle. Con 15 posti disponibili per marcare punti, tredici mezzi “factory” e due semiufficiali in pista, per le piccole squadre anche solo muovere la classifica è divenuta un’impresa legata per lo più alle disavventure altrui.

Le prime prove hanno mostrato in tutta la sua evidenza il problema del ridotto numero di partecipanti al mondiale Superbike. A pesare ulteriormente sul bilancio, l’assenza in entrambi i round del team Ioda e del suo pilota Mercado, infortunatosi seriamente in allenamento. La squadra italiana, per regolamento, avrebbe dovuto sostituire l’argentino almeno a Buriram, ma ciò non è avvenuto malgrado siano previste sanzioni economiche per chi non rispetta gli accordi. Il rientro della compagine avverrà in Spagna, ma è lecito porsi qualche interrogativo sul prosieguo della stagione da parte del team. È di pochi giorni fa la notizia del rientro del team VFT con Menghi per alcune gare da wild card. Il trentenne italiano, sfortunatissimo nel 2016, prenderà parte solo ad alcuni eventi non essendo riuscito ad allestire un programma completo per questa stagione così come De Rosa, che guiderà a sua volta saltuariamente una terza BMW del team Althea. Piccoli segnali, ma troppo deboli per essere considerati di ripresa.

Francesco De Giorgi 

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