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09/04/2017
GP Cina: Hamilton torna al successo, Vettel secondo con qualche rimpianto
Dopo un inizio non proprio perfetto a Melbourne, Lewis Hamilton è tornato a scrivere il suo nome sulla coppa del vincitore a Shanghai. L’inglese ha vinto con autorità, mai messo seriamente in difficoltà dai suoi inseguitori limitandosi nella seconda parte di gara a controllare un Vettel mai domo che è uscito sconfitto sul piano del risultato, ma non su quello delle prestazioni. La gara ha preso il via sull’asfalto ancora bagnato dalle precipitazioni della mattinata cinese, ed in quella fase Hamilton ha messo a posto il primo tassello della sua vittoria portandosi subito al comando, mentre le due Ferrari hanno lasciato sfogare un ottimo Ricciardo. La chiave della gara va probabilmente ricercata nella sosta anticipata delle due vetture del cavallino, che hanno approfittato della virtual safety car dovuta all’uscita di Stroll per azzardare le slick. Il vantaggio delle due rosse si è però rapidamente vanificato per l’uscita della safety car reale avvenuta poco dopo a causa del botto di Giovinazzi.
Il pugliese, confermato anche per il GP di Cina dalla Sauber in sostituzione di Wehrlein, è andato incontro ad un weekend negativo, in quanto ha dovuto subire l’annullamento dell’intera giornata di venerdì a causa del maltempo, per poi gettarsi nella mischia delle qualifiche con una sola sessione di libere all’attivo. Una brutta gatta da pelare per un esordiente bisognoso di chilometri, ed infatti Giovinazzi, malgrado l’ottima posizione conquistata, ha concluso le sue prove demolendo sul rettilineo del traguardo la sua Sauber, scena purtroppo ripetuta stamattina dopo pochi chilometri di gara. Quando la competizione è ripartita, Raikkonen si è ritrovato davanti a Vettel, entrambi all’inseguimento di Ricciardo, con Hamilton ed un prodigioso Verstappen, in rimonta dalla piazzola di partenza numero sedici, ormai lontani.
In questa fase, probabilmente, il box Ferrari ha pagato una certa inerzia decisionale già vista troppe volte negli anni scorsi, non imponendo subito a Raikkonen di lasciar passare il compagno di squadra, più veloce e libero dai problemi tecnici lamentati via radio dal finlandese, che ha accusato un motore non al massimo della forma. Quando finalmente Vettel si è liberato del compagno di team ha subito mostrato il suo potenziale affrontando e scavalcando Ricciardo dopo una battaglia durissima per poi raggiungere e costringere all’errore Verstappen, autore di una frenata sballata che lo ha poi costretto a cambiare le gomme.
Con Hamilton ormai lontano in fuga, Vettel ha tentato la rimonta, ma l’inglese ha risposto colpo su colpo vanificando ogni tentativo dell’alfiere del cavallino, rimasto sempre a distanza di sicurezza. Alle spalle dei due di testa ha infuriato la battaglia della coppia Red Bull, con Verstappen abile a contenere fino al traguardo un arrembante Ricciardo. Le due vetture anglo-tedesche hanno offerto grande spettacolo ed hanno portato a casa un ottimo risultato di squadra, anche se il distacco finale rimediato da Hamilton è stato siderale. Quinto ha concluso un deluso e deludente Raikkonen, poco reattivo ed alla guida di una vettura apparsa lontana dalla perfezione. Alle sue spalle si è piazzato invece Bottas, praticamente un fantasma per tutta la gara, rovinata peraltro da un testacoda avvenuto in regime di safety car che gli è costato tempo e posizioni. Il sesto posto finale portato a casa dal finnico è davvero il minimo sindacale visto il gap che c’è tra le prime tre scuderie del mondiale ed il resto del plotone.
Settima piazza per un ottimo Sainz, tra i pochi ad azzardare le slick fin dall’inizio. A chiudere i piazzamenti a punti il bravo Magnussen con la Haas e le due Force India di Perez ed Ocon. Peccato per Alonso, costretto alla resa dall’ennesimo guaio tecnico della sua McLaren Honda dopo essere rimasto per due terzi di gara in zona punti. In classifica mondiale ora Hamilton e Vettel sono a pari punti, ma già la settimana prossima in Bahrein il ferrarista potrà tentare di riportarsi in vetta alla graduatoria in solitaria, forte di una Ferrari mai così in forma negli ultimi tempi.
Francesco De Giorgi
