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24/04/2017
Gp delle Americhe: Marquez torna al successo davanti a Rossi, vincono Morbidelli e Fenati
Era dal 16 ottobre dello scorso anno che Marc Marquez non riusciva a vincere una gara in MotoGP. In quella occasione, sul circuito di Motegi, la doppia caduta di Rossi e Lorenzo gli aveva consegnato, oltre che il successo in gara, anche quello nel mondiale, scrivendo il suo nome nell’albo d’oro con tre gare d’anticipo. Da quel momento Marquez non era più riuscito a ripetersi, cadendo spesso e conquistando un solo podio, nell’ultima gara dello scorso anno a Valencia. Ad Austin lo spagnolo si è ripreso tutto con gli interessi: contrastato per oltre metà della distanza dal compagno Pedrosa, Marquez è poi scappato via senza offrire più appelli ai suoi avversari.
Per lui un successo importantissimo, che lo rilancia anche nel mondiale dopo la caduta argentina di due settimane fa e che lo conferma come dominatore assoluto del circuito di Austin, sul quale è imbattuto. Una grossa mano a Marquez l’ha data Maverick Vinales, caduto al secondo passaggio per aver perso l’anteriore e, soprattutto, costretto a lasciare la leadership mondiale a Valentino Rossi, che torna ad essere il primo in classifica a vent’anni esatti dalla sua prima volta. Il pilota di Tavullia ha lottato fino all’ultimo strappando il secondo posto a Pedrosa al penultimo giro e staccandolo a sufficienza da non temere la penalità di tre decimi di secondo da scontare sul tempo totale, comminatagli per aver maliziosamente tagliato una curva dopo un lieve contatto con Zarco, poi quinto dietro a Crutchlow.
Rossi ora può contare su sei punti di vantaggio sul compagno di marca Vinales e addirittura 18 su Marquez. Ancora un weekend nero per Lorenzo, la cui crisi sembra ancora acuta. Buon sesto in prova, il maiorchino ha avuto uno start positivo che lo ha visto anche al quarto posto nelle prime curve, ma poi è stato risucchiato indietro fino a chiudere in una mediocre nona posizione, battuto anche dai compagni di marca Dovizioso (sesto) e Petrucci (ottavo), in mezzo ai quali si è inserito uno Iannone mai a suo agio in Texas con la sua Suzuki. Ancora un disastro in casa Aprilia, con Espargarò ultimo dopo aver perso due giri ai box per un problema all’anteriore e Lowes caduto quando si trovava in zona punti. A terra sono finiti anche Baz, Abraham e Bautista (poi ripartito), mentre un problema tecnico ha bloccato la KTM di Pol Espargarò.
Terzo successo in tre gare per Franco Morbidelli, autentico dominatore del mondiale della Moto2 fino a questo momento. Il romano ha concesso ai suoi rivali pochi giri, poi è scappato via per non farsi riprendere più fino al traguardo dal primo rivale in classifica Luthi (ora a -19 in graduatoria) e da Nakagami. Gara incolore per gli altri italiani, con i soli Corsi e Marini a punti in settima e decima posizione. Peccato per Pasini, che ancora una volta ha sprecato con una caduta una possibile posizione sul podio.
Grande vittoria in Moto3 per Romano Fenati, trionfatore per distacco in una gara disputata su distanza ridotta a causa dell’interruzione durante il terzo passaggio per la caduta del giapponese Toba, poi rialzatosi senza particolari conseguenze. L’italiano ha perentoriamente dominato la competizione aiutato dal ruzzolone nelle prime fasi del favorito Canet, ed ha così messo fine ad un periodo nero iniziato lo scorso agosto con l’appiedamento da parte del team VR46.
Ottima la prestazione del resto della truppa azzurra, con Di Giannantonio terzo in volata davanti a Bastianini e Bulega. A punti anche Migno, dodicesimo, ed Antonelli, quattordicesimo. Dopo la lunga parentesi extra europea, il mondiale tornerà tra due settimane nel vecchio continente con il GP di Spagna sul circuito di Jerez de la Frontera.
Francesco De Giorgi
