Lewis Hamilton è tornato al successo nel Gp di Spagna disputato sul tracciato del Montmelò, alle porte di Barcellona. Il britannico ha conquistato la vittoria con una prestazione convincente, ottimamente assecondato durante tutto il weekend da una Mercedes perfetta, seppur solo lievemente superiore ad un’inarrendevole Ferrari, che a lungo ha sognato il successo con Vettel. Hamilton è riuscito a vincere sfruttando al massimo gli eventi di una gara imprevedibile e raddrizzando le cose con una sosta a sorpresa durante la virtual safety car deliberata per il ritiro di Vandoorne, a seguito della quale si è trovato in vantaggio di gomme su Vettel. Fino a quel momento, la chiave della gara era stata lo start, nel quale Hamilton aveva dovuto cedere spazio al ferrarista tedesco, mentre dietro si era scatenato il caos con Bottas che aveva toccato lievemente Raikkonen spedendolo contro Verstappen.

Per evitare i due, poi costretti al ritiro per danni alle sospensioni, Massa veniva coinvolto in un altro contatto ed Alonso rovinava la sua gara con una lunga digressione fuoripista. Per lo spagnolo una vera disdetta dopo l’esaltante settima piazzola guadagnata in qualifica. L'ottimo inizio aveva permesso a Vettel di poter guadagnare un certo margine sui suoi inseguitori fino alla prima sosta, anticipata rispetto alla concorrenza, che lo ha visto rientrare alle spalle di Bottas. Il finlandese ha resistito agli attacchi del ferrarista forte di una maggiore velocità massima, ma alla fine aveva dovuto cedere a causa della troppa differenza nel rendimento delle gomme. Vettel aveva infatti sostituito delle soft con altre soft, conservando per la parte finale di gara il set obbligatorio di medie. Hamilton, dal canto suo, aveva calzato le medie con le quali avrebbe dovuto probabilmente concludere la prova salvo approfittare, come detto, della neutralizzazione di metà gara per rimettere le soft e trovarsi in vantaggio di gomme rispetto al rivale diretto.

La Ferrari può recriminare per aver perso un’occasione importante, ma la virtual safety car ha avuto un ruolo importante nella definizione della classifica, essendo comparsa in una fase di gara in cui per il cavallino non era più possibile giocare carte tattiche di valore. Terzo incomodo nella prima fase di gara, Bottas ha poi dovuto abbandonare per un problema tecnico alla power unit lasciando il podio ad un Ricciardo troppo distante nelle prestazioni con la sua Red Bull per costituire una minaccia per i due fuggitivi.

In mezzo ai ritiri eccellenti si è ancora segnalata la Force India, quarta e quinta con Perez ed Ocon. Sesto posto per Hulkenberg con la Renault, mentre va rimarcato il settimo posto di Wehrlein con la sua Sauber. Per il tedesco una prova eccellente, durante la quale ha sfruttato perfettamente il caos della prima curva per risalire la china e poi ha offerto una prestazione consistente che gli ha consegnato la miglior prestazione della carriera ed il primo raggio di luce dopo tante stagioni per la Sauber, in festa anche per l’undicesimo posto di Ericsson. Hanno chiuso la zona punti le due Toro Rosso di Sainz e Kvyat e la Haas di Grosjean. Ora in classifica mondiale Vettel comanda con sole sei lunghezze di vantaggio su Hamilton, a due settimane dall’appuntamento più glamour del mondiale, che vedrà i bolidi della Formula 1 sfidarsi sul circuito salotto di Montecarlo.

Francesco De Giorgi