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12/11/2017
MotoGP Valencia: Pedrosa vince, Marquez rischia ma porta a casa il sesto mondiale
Tutto in pochi chilometri: dal giro 23 al giro 25 il mondiale della MotoGP 2017 si è prima quasi riaperto e poi chiuso per sempre per finire in mano a Marc Marquez. Rimasto a lungo alle spalle di un tonico Zarco, lo spagnolo si era appena portato in testa quando ha clamorosamente sbagliato la prima staccata, riuscendo a rialzarsi senza cadere dopo aver a lungo strisciato a terra col lato sinistro della sua tuta grazie al consueto mix di talento e fortuna smisurati.
L’enorme rischio corso ha retrocesso Marquez al quinto posto momentaneo, piazzamento comunque largamente sufficiente a portare a casa l’iride, ma ha avuto l’incredibile effetto di far disunire la coppia Ducati composta da Lorenzo e da Dovizioso, in quel momento quarto ed aggrappato con tutte le sue forze alle residue e ridottissime speranze di titolo. In poche curve ed in rapida successione, i due centauri della rossa si sono ritrovati per terra, col “Dovi” che è risalito in sella solo per rientrare ai box, dove è giustamente stato accolto dagli applausi e dagli abbracci del suo team, che ha comunque vissuto una stagione straordinaria, nella quale il successo è mancato solo perché dall’altra parte si trovava Marquez.
Lo spagnolo, terzo a fine gara e al sesto titolo in carriera, ha infatti portato a casa un mondiale che è frutto quasi esclusivamente del suo talento, grazie al quale è riuscito a compensare le carenze di una Honda parsa tutt’altro che irresistibile in questo 2017. Il duello tra Marquez e Dovizioso è stato intensissimo per tutta la stagione, col forlivese apparso mai così in palla in tutta la sua carriera ed autore come il rivale di ben sei successi stagionali. A fare la differenza, alla fine, sono stati i piazzamenti, con Marquez più spesso a podio o a ridosso di questo, mentre il “Dovi” è stato più altalenante non riuscendo a portare molto in alto la sua Ducati sui circuiti più ostici alla Desmosedici. Tornando alla gara, al termine di un duello durato per tutto l’ultimo quarto della competizione, è stato Daniel Pedrosa, maestro del tracciato di Valencia, a cogliere il successo, battendo Zarco con un sorpasso in apertura dell’ultimo giro che non ha lasciato speranze al francese. Il transalpino ha comunque chiuso una stagione eccellente, maggiormente avvalorata dall’essere un esordiente alla guida di una Yamaha del 2016, con la quale spesso e volentieri ha pesantemente battuto i due ufficiali Rossi e Vinales, anche oggi autori di una brutta prestazione.
Per il ”Dottore” alla fine è arrivato un quinto posto senza infamia né lode, mentre Vinales, comunque terzo in graduatoria iridata, è arrivata soltanto una dodicesima piazza. In ottica 2018, la Yamaha dovrà completamente resettare il terribile finale dell’annata per ripartire da zero con un progetto che dovrà, giocoforza, essere radicalmente rivisto per tornare ai giusti livelli di competitività. Va segnalata l’ottima prova delle due Suzuki, al quarto posto con Rins e al sesto con Iannone, mentre la wild card Pirro ha portato la sua Ducati al nono posto, quattro piazze davanti ad uno spento Petrucci. Male le Aprilia, a terra sia con Espargarò che con Lowes, al termine di una stagione che definire deludente sarebbe eufemistico.
Terzo successo di fila per Oliveira e per la KTM in Moto2, davanti a Morbidelli e all’altro pilota di Mattinghofen Binder. Il finale di stagione strepitoso della squadra austriaca la candida di diritto come prima favorita per il mondiale 2018 della classe di mezzo. Primo successo in carriera per Jorge Martin nella Moto3, davanti a Mir, autore di una rimonta strepitosa dopo essere stato coinvolto nella caduta di Rodrigo, e a Ramirez. Quarto Fenati davanti a Bastianini col giovane Foggia ottimo Settimo. Paura per Di Giannantonio, caduto in pieno rettilineo dopo un contatto con Ramirez, per fortuna senza conseguenze.
Francesco De Giorgi
