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Cenni sulla storia della Canzone Napoletana.

06/06/2012

Cenni sulla storia della Canzone Napoletana.

Ascoltate...la sentite questa melodia? No? Fate uno piccolo sforzo, aprite la vostra anima e ascoltate col cuore. Se ci riuscite, vi sembrerà che per i vicoli di Napoli riecheggino ancora le note di canzoni lontane nel tempo, perché Napoli è anche questo, la magia di una musica e di una poesia che racconta la vita, il lavoro e le abitudini di un popolo che non conosce confini spazio-temporali.

La canzone napoletana, infatti, è amata ed apprezzata a tutte le latitudini. Ma trova le sue radici in epoche davvero molto lontane che ci riportano alla Neapolis degli antichi greci, allorquando erano i canti che narravano le storie di raccolti e semine nei campi e che ritroviamo ancora oggi nella “tammurriata”(danza tradizionale campana accompagnata da un grande tamburo detto appunto tammorra).

Quella che in seguito si svilupperà come la canzone napoletana che noi oggi conosciamo e che si diffuse nell'ottocento trae le sue origini dalla “villanella”cinquecentesca, detta anche canzone villanesca: Si trattava di una forma di canzone profana dove l'argomento era generalmente comico o satirico. Insomma, un'anticipazione della classica “tarantella”, le cui sonorità sono sempre presenti nei canti partenopei.
Arriviamo così al secolo della nascita dell' Opera Buffa, il Settecento, genere teatrale che aveva come base la musica cantata. Inizia così l'epoca d'oro della canzone napoletana e la prima produzione di “canzonette”che, destando l'interesse dei turisti stranieri, crearono un fenomeno folkloristico. Si continuò per tutto il secolo a produrre canzoni che divennero famose anche all'estero e questo anche grazie all'opera di splendidi interpreti.

Si giunge così al Novecento e qui si gettano le fondamenta per la canzone classica napoletana, uno dei repertori più conosciuti al di fuori dei nostri confini. Nel secondo dopoguerra inizia un importante espansione nel mondo e in particolare negli Stati Uniti.

Avvicinandoci ai giorni nostri, la seconda metà del Novecento è ricca di importanti protagonisti che riescono a mantenere sempre molto elevato il livello qualitativo della stessa, contribuendo a rafforzare anche l’immagine della città in ogni dove.

Fonte : Napoleggiamo (www.napoleggiamo.it)
 

 

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