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Vettel e la Ferrari vincono il Gran Premio d’Australia a Melbourne

25/03/2018

Vettel e la Ferrari vincono il Gran Premio d’Australia a Melbourne

Sebastian Vettel ha vinto il GP d’Australia disputato sull’asfalto dell’Albert Park di Melbourne, ripetendo assieme alla sua Ferrari l’impresa dell’anno scorso. Il tedesco di Maranello ha condotto una gara estremamente consistente nella quale ha massimizzato il risultato sfruttando al meglio la safety car entrata in pista per recuperare la vettura di Grosjean. In una gara storicamente caratterizzata da ripetute entrate della vettura di sicurezza, il muretto Ferrari ha optato per un’intelligente separazione delle tattiche tra i due piloti, anticipando il cambio di Raikkonen (fino a quel momento ottimo secondo) e ritardando quello di Vettel nella speranza di andare incontro agli eventi della gara, e così è stato. Dopo prove stratosferiche, Lewis Hamilton e la Mercedes sembravano ormai i vincitori scritti del GP d’Australia, e la buona partenza del campione in carica non aveva fatto altro che avvalorare la previsione. La compagine anglo tedesca non aveva fatto però i conti con l’incredibile defaillance del box della Haas, che è riuscito a rovinare l’eccellente gara dei propri piloti rimandando entrambi in pista con una ruota non fissata, perdendo così un sicuro doppio piazzamento ai piedi del podio. Se per rimuovere la vettura di Magnussen era bastata una bandiera gialla, lo stop di Grosjean ha costretto la direzione corsa prima ad instaurare il regime di virtual safety car e poi a spedire in pista la vettura di sicurezza. In quel momento Vettel, che ancora non aveva effettuato il suo cambio gomme, ha approfittato della situazione uscendo dal pit stop giusto davanti ad Hamilton. Da quel momento il tedesco ha condotto una prova matura e di spessore, tenendo sempre a debita distanza Hamilton che, di fatto, non è mai riuscito ad organizzare un vero e proprio attacco al rivale, rinunciando negli ultimi giri persino alla lotta.

Per il britannico e per la Mercedes una sonora sconfitta, aggravata dalla brutta prestazione di Bottas. Il finnico ha rovinato tutto in qualifica, demolendo la propria vettura all’uscita della prima variante. Le sostituzioni di componenti necessarie a causa dei danni riportati, lo hanno poi costretto a subire delle penalizzazioni che lo hanno ricacciato più indietro in griglia. Forse demoralizzato dalla quindicesima posizione di partenza, Bottas è rimasto impigliato a metà gruppo fino all’uscita della safety car ed il suo ottavo posto finale è stato frutto principalmente delle posizioni guadagnate con la neutralizzazione. In tema di secondi, la Ferrari può sorridere per la prestazione di Raikkonen, ottimo secondo in qualifica, costante in gara e terzo alla fine dopo essere riuscito a contenere l’arrembante Ricciardo, che ha donato l’unico sorriso ad una Red Bull che torna dall’Australia piuttosto ridimensionata. La vettura anglo austriaca non ha brillato né per prestazioni né per affidabilità, ed è andata inoltre incontro ad una prestazione di Verstappen decisamente negativa.

L’olandese, dopo una brutta partenza costatagli la posizione su Magnussen, non è riuscito più a liberarsi del danese, perdendo terreno rispetto ai primi tre e rovinando tutto con uno spettacolare testacoda che lo ha ricacciato indietro in classifica. Il suo sesto posto finale non può certo dirsi soddisfacente, mentre Alonso, quinto, può finalmente gioire per la ritrovata competitività della sua McLaren dopo il passaggio al motore Renault. La squadra inglese è riuscita a piazzare nei punti anche un buon Vandoorne, nono. Prestazione consistente per la Renault, che ha carpito gli altri due piazzamenti nei punti grazie al settimo posto di Hulkenberg ed al decimo di Sainz. Appena fuori dalle posizioni che contano le due Force India, apparse molto in difficoltà e deludenti dal punto di vista delle prestazioni. Buon tredicesimo posto al debutto per Leclerc, con una Sauber griffata Alfa Romeo che ha però visto Ericsson fermarsi dopo pochi giri per problemi allo sterzo. Fuori anche l’altro rookie Syrotkin, finito lungo nei primi chilometri e rimasto bloccato nella via di fuga. Weekend horror per la Toro Rosso passata al motore Honda. Per la squadra di Faenza l’accordo col motorista giapponese è sembrato un passo molto più lungo della gamba. Prossimo appuntamento tra due settimane a Sakhir per il GP del Bahrain.

Francesco De Giorgi
 

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