Notizie » Sport » Motori

17/06/2018
MotoGP Catalunya: secondo hurrà per Lorenzo, Rossi sul podio. Dovizioso, addio mondiale
Jorge Lorenzo ci ha presto gusto: dopo il successo perentorio del Mugello, il maiorchino della Ducati si è ripetuto in maniera ancor più netta ed imperiosa anche sul circuito di casa del Montmelò, alle porte di Barcellona. La pole position di ieri era già stata un chiaro segnale delle intenzioni del “martillo”, ma la gara di oggi ha confermato quanto già visto due settimane fa durante il GP d’Italia: Jorge Lorenzo è tornato. Dopo un anno e mezzo di prestazioni scadenti, alcune volte imbarazzanti, alla guida della Desmosedici, l’iberico ha trovato la quadratura del cerchio ed ha dimostrato di aver conservato intatto tutto il suo talento, ritrovandosi col secondo successo consecutivo a pari punti con il compagno di squadra Dovizioso, oggi caduto. La rinascita di Lorenzo ha coinciso storicamente col momento in cui lui e la Ducati si sono dati l’addio in modo non troppo soft; un fattore evidentemente determinante, forse più di quel nuovo serbatoio introdotto dal Mugello e che sembra avergli messo le ali aiutandolo nella posizione di guida.
Adesso per la Ducati l’essersi lasciata scappare il maiorchino sembra un peccato, mentre per la Honda, che se lo è assicurato per l’anno venturo assieme a Marquez, è un colpo eccezionale. Incredibilmente, da quando Lorenzo è tornato vincente, è sparito dai radar Dovizioso, oggi di nuovo a terra nelle prima fasi quando era terzo ed ormai sprofondato in classifica a distanza siderale da quel Marquez che oggi si è accontentato del secondo posto allungando ancora sul più diretto rivale in classifica, Rossi, che ha finito alle sue spalle. Da qualche gara a questa parte il “dottore” è l’unico pilota sul cui contributo può contare la Yamaha, visto che Zarco si è eclissato dopo la caduta di Le Mans e Vinales, oggi sesto, continua a pagare degli avvii di gara al rallentatore. Il tracciato del Montmelò ha accolto il motomondiale con una veste rinnovata. L’asfalto è stato rifatto quasi interamente ed è stato ripristinato il layout pre-2016, senza la chicane alla penultima curva introdotta dopo l’incidente mortale di Luis Salom. Il caldo forte e la nuova superficie della pista sono stati corresponsabili del numero nettamente superiore alla media di cadute registratosi nell’intero weekend: in MotoGP hanno chiuso la gara soltanto quattordici dei ventisei partenti, ed in undici hanno saggiato l’asfalto, comprese le due wild card Kallio e Guintoli. Quanto agli italiani, un Petrucci in crisi nel finale ha concluso ottavo mentre ha deluso ancor di più Iannone, che nei primi chilometri era nel gruppo di testa e poi è retrocesso fino ad una decima posizione che, per quanto piazzamento poco lusinghiero, a causa dei tanti ritiri sembra comunque più raccolta che meritata.
In Moto2 vittoria a sorpresa per Quartararo, già autore della pole position ieri e assolutamente perfetto per tutto il weekend. Alle spalle del francese ha chiuso Oliveira, che si porta così ad un solo punto da Bagnaia, oggi deludente ottavo, e che nell’immediato dopogara è stato incredibilmente tamponato da Simone Corsi. Tanto spavento ma, pare,nessun grave danno per i piloti. Punti anche per Baldassarri, Locatelli e per lo stesso Corsi, caduti Manzi, Fuligni, Fenati ed il solito Pasini.
Tante cadute anche nella Moto3, che si è trasformata in una vera e propria gara x sopravvissuti ed ha visto finire a terra sia Martin che Canet, quest’ultimo in una delle tante collisioni multiple che hanno caratterizzato la competizione, entrambi grandi favoriti per la vittoria e protagonisti del mondiale. Vittoria finale del nostro Bastianini, seguito dall’altro azzurro Bezzecchi, sempre più leader iridato, e dall’argentino Rodrigo. Punti anche per Di Giannantonio, autore di una bella rimonta che lo ha portato dal ventiseiesimo al settimo posto, e Foggia, nono.
Prossimo appuntamento tra due settimane ad Assen, il tracciato soprannominato “l’università della moto”.
Francesco De Giorgi
