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24/06/2018
Gp Francia: Hamilton vince in tranquillità , Vettel sbaglia ancora e perde la leadership
Il Gran Premio di Francia è tornato in calendario dopo un’assenza di dieci anni dall’ultima edizione disputata, e per l’occasione si è tornati sul circuito del Paul Ricard, dal quale la massima serie mancava addirittura da 27 anni. L’ultima volta che la Formula 1 aveva calcato l’asfalto della pista di Le Castellet era stata infatti nel 1990, quando vinse Prost con la Ferrari su una versione corta del tracciato. La rentree della gara d’oltralpe ha salutato il ritorno alla vittoria di Hamilton, che col successo odierno si è portato in testa alla classifica. La gara ancora una volta ha preso il suo indirizzo sin dal via. Le due Mercedes non hanno imbroccato uno start perfetto, tuttavia sono riuscite a mantenere le posizioni rispetto ad un Vettel partito decisamente meglio. Il tedesco della Ferrari alla prima curva ha però commesso un errore molto grave, finendo per tamponare Bottas forandogli una gomma e spedendolo in testacoda. Per Vettel quello odierno è solo l’ultimo di una serie di errori che hanno dell’incredibile, che un quadri campione del suo talento e della sua esperienza non dovrebbe commettere, specie in partenza di una gara che si preannuncia non facile già dalle qualifiche. Alla fine i cinque secondi di penalità rimediati non sono sembrati una sanzione particolarmente dura e, soprattutto, non hanno inciso sul risultato finale (quinto), già rovinato dall’errore in frenata.
Alle spalle di Vettel e Bottas in collisione, prevedibilmente, si è scatenato il caos, alimentato peraltro dal fatto che il Paul Ricard è ormai un’enorme piattaforma di asfalto dove il tracciato è letteralmente disegnato e solo raramente delimitato dalla sabbia, per cui è possibile tagliare quasi tutte le curve trovando sempre il tarmac sotto le gomme. Nel parapiglia, a centro gruppo, Gasly è partito in testacoda centrando l’incolpevole Ocon che lo precedeva ponendo fine alla gara di entrambi. Il rimescolamento di carte successivo ai contatti ha però regalato ai telespettatori un buon numero di sorpassi, anche se quasi tutti avvenuti grazie al DRS e nel primo terzo di gara, quello in cui l’ordine naturale delle posizioni non si era ancora ristabilito. Il divario tra le prime tre squadre e la concorrenza si è comunque dimostrato ancora una volta incolmabile, tant’è che Vettel ha impiegato poco più di una quindicina di giri di corsa libera per portarsi alle spalle di Raikkonen e solo una Mercedes leggermente danneggiata ed un pit stop molto problematico hanno impedito a Bottas di risalire con le stesse tempistiche. Lewis Hamilton, solo soletto al comando, non ha avuto il minimo problema durante tutta la gara, tant’è che è stato praticamente ignorato dalla regia da un certo punto in poi e col suo successo, tanto perentorio da essere sembrato quasi banale, non ha solo allontanato l’abulia di Montreal, ma si è anche ripreso la testa del mondiale con ben quattordici punti di vantaggio su Vettel.
Sul podio con Hamilton hanno concluso Verstappen ed un Raikkonen che dopo metà gara di letargo si è svegliato e nel finale ha strappato la terza piazza a Ricciardo. Sesto posto per un eroico Magnussen, che ha contenuto negli ultimi metri la risalita di un inviperito Bottas. Punti anche per Sainz, Hulkenberg e Leclerc, la cui stagione è sempre più positiva ed il cui nome viene sempre di più spesso associato alla Ferrari in ottica 2019. Gara da dimenticare per Alonso, costretto al ritiro all’ultimo giro dopo una prova interamente trascorsa nelle retrovie. Per lo spagnolo un brusco risveglio ad una settimana dallo storico trionfo nella 24 ore di Le Mans alla guida della Toyota. Ennesima gara no per la Williams: una vettura sbagliata ed una coppia di piloti inadeguata ha ormai fatto sprofondare una delle più gloriose scuderie di Formula 1 costantemente in fondo alla lista.
Francesco De Giorgi
