Cambiano i circuiti, le moto ed i piloti, ma da quattro anni il mondiale Superbike ha solo due protagonisti: Jonathan Rea e la sua Kawasaki. Anche sull’infido tracciato californiano di Laguna Seca il nordirlandese ha imposto la sua legge conquistando una perentoria doppietta, figlia di una superiorità mostrata costringendo all’errore Davies in Gara 1 e salutando la compagnia nelle prime fasi in Gara 2 per infliggere distacchi abissali. Il discorso mondiale sembrava già ampiamente chiuso da diverso tempo, ma dopo l’uno-due conquistato in terra statunitense, la matematica è l’unico appiglio al quale si possono aggrappare gli avversari di Rea, che escono ancor più con le ossa rotte dal weekend californiano.

L’unico al quale forse resta qualche pallida speranza è il ducatista Davies, due volte secondo ma a ben 75 punti in classifica dal nordirlandese, mentre per gli altri sembra concluso anche il tempo dell’illusione. Sykes è affondato completamente, travolto dai tipici problemi di gomme che si palesano a Laguna Seca, e non ha saputo fare meglio di un settimo ed un ottavo posto, mentre Melandri, dopo la quinta piazza di Gara 1, si è steso nella prova odierna. Ad approfittarne in classifica è stato Van der Mark, il quale con la sua Yamaha è ora terzo assoluto grazie ad un ottavo ed un quarto posto in carniere, ma si trova a 105 punti di distanza da Rea. In recupero anche l’altro alfiere Yamaha Lowes, rivitalizzato dalla vittoria di Brno e terzo al sabato.

Ottimo weekend per Laverty, che ha riportato l’Aprilia sul podio in Gara 2 dopo tempo immemorabile, conducendo a lungo la prova odierna prima di cedere il passo a Rea e Davies. Un segnale importante in un momento cruciale per la pianificazione della prossima stagione, che vede i programmi della casa di Noale (e di conseguenza del team Milwaukee e dei piloti) ancora avvolti nella nebbia. Malissimo l’altro alfiere Aprilia Savadori, caduto tre volte nelle due manche. Buona prova di Torres e della sua MV, a punti con un settimo ed un nono posto, mentre la BMW con Baz si è vista solo nella seconda frazione a causa di una caduta del francese in Gara 1. Ennesimo weekend senza soddisfazioni per la Honda, che ha visto venir meno Camier, costretto al ritiro da guai tecnici ieri e tredicesimo oggi dopo una scivolata, ma ha potuto salutare il miglior risultato stagionale di Gagne, che sulla pista di casa ha conquistato un nono ed un decimo posto. Doppia caduta per Jacobsen. Da segnalare l’infortunio occorso a Ratzgatlioglu in Gara 1 (frattura dell’alluce dopo un highside spaventoso) e i debutti della wild card Herrin, che ha patito seri problemi sulla distanza, e di Hanika, che sostituirà sulla Yamaha di Guandalini il connazionale Jezek fino a fine stagione. Per lui cinque punti conquistati. Il prossimo appuntamento si terrà tra due settimane a Misano Adriatico, dove torneranno in pista anche gli altri campionati che hanno saltato la trasferta nordamericana.

Francesco De Giorgi