Notizie » Sport » Motori

02/09/2018
Gp Italia: Vettel e la Ferrari sprecano, Hamilton vince e prenota l’iride
Lewis Hamilton ha vinto il Gp d’Italia disputato a Monza ed ha di nuovo allungato su Vettel, solo quarto dopo aver rovinato la propria gara al primo giro ed ora a ben 30 lunghezze di distacco dal britannico campione in carica. La gara ha avuto il primo scossone decisivo alla terza curva. Raikkonen e Vettel hanno mantenuto le posizioni al via, non senza qualche rischio evitabile alla prima staccata, in cui forse qualcosa non ha funzionato nella strategia. I due alfieri del cavallino si sono approssimati alla variante della Roggia con Hamilton affiancato nel tentativo di sopravanzare Seb ma il tedesco, non potendo allungare oltre la frenata per difendere la posizione essendo intralciato da Raikkonen, si è infilato nella chicane con forse troppa indecisione colpendo Hamilton nella fiancata e finendo in testacoda col musetto danneggiato.
Un incidente di gara, non vi sono dubbi, ma la bilancia delle responsabilità pende nettamente dalla parte di Vettel, che con un po’ di quella lucidità che quest’anno gli è mancata troppo spesso, avrebbe potuto lasciar passare il rivale per organizzare una controffensiva con calma. Ripartito dal fondo, il tedesco ha potuto sfruttare la safety car in pista per fermarsi, sostituire le componenti danneggiate e riaccodarsi al gruppo in diciottesima posizione. Con il bilanciamento della vettura compromesso, il ferrarista ha comunque compiuto una buona rimonta, anche se ha impiegato troppi giri per poter poi mirare al podio, ed è stato costretto ad una sosta supplementare a tre quarti di gara a causa dell’usura delle gomme. Davanti, Raikkonen ha fatto tutto ciò che era in suo potere, piegandosi ad Hamilton solo nel finale e solo perché le sue gomme erano ormai compromesse a causa sia di un errore del box Ferrari, che del comportamento discutibile del box Mercedes, al limite ma lecito in termini di regolamento, seppur contrario allo spirito sportivo. Al ventunesimo giro, infatti, gli strateghi della stella d’argento hanno mandato fuori i meccanici per una vera e propria finta calcistica alla quale la squadra di Maranello ha abboccato perfettamente, richiamando subito al pit stop Raikkonen.
Atteso comunque in breve tempo ai box, Hamilton è rimasto invece in pista molto a lungo, nella speranza di costruire sul rivale un margine che in realtà non si è materializzato. Compreso il fatto che dopo la sosta l’inglese sarebbe rientrato alle spalle di Raikkonen, il team Mercedes ha deciso per il sacrificio totale di Bottas, nel frattempo in testa, che via radio ha ricevuto l’ordine di ritardare il pit stop per rallentare di proposito Raikkonen e consentire ad Hamilton di mettersi in coda al ferrarista. A quel punto, il finlandese di Maranello è finito nel panino Mercedes, conscio che sarebbe stato impossibile difendersi nel finale da Hamilton, con gomme molto più fresche e non rovinate dalla lunga permanenza alle spalle di Bottas. Quando il finnico della Mercedes si è finalmente fermato, Raikkonen ha provato a resistere, ma con le coperture allo stremo ha dovuto cedere il passo ad Hamilton quando mancavano solo nove passaggi alla fine. Nel frattempo, dietro, Vettel si è portato al quinto posto, con Verstappen terzo e Bottas che rimontava furiosamente alle sue spalle. Con la terza posizione in palio, l’olandese della Red Bull ha sfoderato tutte le armi a sua disposizione fino allo scontato contatto che ha spedito nella via di fuga Bottas. Ritenuto colpevole dalla direzione gara del non aver lasciato spazio al rivale, Verstappen si è visto comminare cinque secondi di penalità da scontare sul tempo finale che lo hanno condannato al quinto posto alle spalle non solo di Bottas, col quale si è poi prodotto in una seconda lotta priva di senso, ma anche di Vettel, che ha così recuperato un’altra posizione.
Nei punti anche Grosjean, ottimo sesto davanti ai due della rinominata Racing Point Force India, Ocon e Perez, con Sainz e Stroll a completare le posizioni utili. Ritiri per guai tecnici per Alonso e Ricciardo. La gara ha offerto grande spettacolo dal punto di vista televisivo, con sorpassi a ripetizione, la vittoria decisa a poche tornate dalla fine ed il podio in dubbio fino agli ultimi metri, ma sportivamente è lecito porsi qualche interrogativo su quanto visto in pista. Non è l’agonismo ad essere in discussione, quanto l’esibizione sfacciata dei giochi di squadra e le modalità di attuazione di questi, oltre ad alcuni comportamenti che meriterebbero maggiore attenzione, come quello di Verstappen, che ha chiaramente detto via radio ai box che, una volta ricevuta la penalizzazione, avrebbe ostacolato in ogni modo Bottas anche a costo di perdere la posizione su Vettel, così come poi avvenuto. Nulla che non sia stato già visto, sia chiaro, ma che oggi appare pericolosamente sdoganato come prassi. Uno scenario che sicuramente fa tanto show, ma che da molti punti di vista sembra essere andato troppo oltre, allontanando la Formula 1 dal suo ruolo di massima espressione del motorismo a quattro ruote.
Francesco De Giorgi
