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23/09/2018
Moto GP Aragona: Marquez doma un arrembante Dovizioso, vincono anche Binder e Martin
Una lotta bellissima, senza esclusione di colpi e finalmente con qualche inserimento a sorpresa: questi gli ingredienti del Gp d’Aragona, che ha visto trionfare Marc Marquez al termine di una battaglia bellissima con Andrea Dovizioso, che ha condotto a lungo prima di cedere al rivale a due passaggi alla conclusione, chiudendogli comunque in scia. A sorpresa nella battaglia per il successo si è inserito anche il duo Suzuki, che ha ottenuto il terzo posto con un rinato Andrea Iannone, al podio numero tre in stagione, ed il quarto con Rins al termine di un weekend positivo come ad Hamamatsu non se ne vivevano da un po’. La vittoria ottenuta da Marquez ha riportato il campionato alla stessa situazione pre-Misano, con lo spagnolo a +72 su Dovizioso. Con sole cinque gare e 125 punti a disposizione, il discorso per l’iride è praticamente chiuso.
Quanto agli altri, alle spalle del solitario Pedrosa, ha colto un brillante sesto posto Aleix Espargarò, che ha riportato sugli scudi un’Aprilia finora in grave deficit di risultati. Settimo un dimesso Petrucci davanti ad un avvilito Rossi, ottavo e migliore pilota Yamaha in gara. La casa di Iwata ha confermato il trend negativo delle ultime apparizioni ed è ormai lontanissima dalle posizioni che contano sia in prova che in gara. Difficile pensare che i piloti non abbiano colpe nell’involuzione della moto, ma la prestazione complessiva (oltre a Rossi, Vinales ha chiuso decimo, Zarco quattordicesimo e Syahrin addirittura diciottesimo), lascia intendere che anche nel reparto tecnico si sia persa la bussola. Nonostante tutto, complice il rovinoso volo di Lorenzo alla prima curva, Rossi mantiene il terzo posto in graduatoria, ma senza i dovuti correttivi, difficilmente un pilota Yamaha potrà chiudere l’annata sul podio iridato. Ha concluso a punti anche Morbidelli, undicesimo, mentre non è partito Pol Espargarò, che nelle prove si è fratturato di nuovo la clavicola già infortunata a Brno.
Da segnalare la presenza di Jordi Torres, in prestito dalla Superbike per sostituire l’infortunato Rabat. Lo spagnolo non ha brillato, restando ultimissimo per tutto il weekend, ma il fatto importante è che la sua presenza è figlia della nuova regola che prevede che tutti i piloti che da oggi subentreranno a qualcuno in MotoGP, dovranno ottenere un ok preventivo dall’apposita commissione selettiva, che già dà il suo parere sui piloti iscritti a tutto il mondiale e che ora allargherà le sue competenze anche ai sostituti. Una regola pericolosa, introdotta dopo le polemiche per la presenza in pista a Misano di Ponsson, ritenuto troppo lento ed inesperto per poter guidare una MotoGP. Indubbiamente il francese è sembrato un pesce fuor d’acqua due settimane fa ma, a parte l’incontrovertibile verdetto del cronometro, va detto a sua difesa che il risultato sportivo conseguito non differisce da quanto ottenuto finora da altri piloti che sono presenza fissa nella top class e che la stessa commissione ha precedentemente giudicato idonei per la MotoGP.
Seconda vittoria stagionale per Brad Binder in Moto2. Un successo arrivato di forza, dopo aver domato e distanziato un gruppetto composto da Bagnaia, Baldassarri e Marquez, che hanno concluso in quest’ordine alle sue spalle. Per Bagnaia un buon risultato, anche in considerazione del fatto che il rivale Oliveira non è andato oltre il settimo posto a causa di una qualifica sciagurata. L’italiano ora ha 19 lunghezze di vantaggio sul rivale portoghese della KTM.
In Moto3 nuovo successo per Jorge Martin, che ha vinto scappando via e distanziando i rivali con una facilità impressionante fin dai primi metri. Secondo Bezzecchi, che ha dovuto rimediare prima ad una qualifica sottotono condita da una partenza non fulminea, poi ad un errore che lo aveva ricacciato in nona posizione. L’italiano ora è a 13 punti di distacco dallo spagnolo in una classifica sulla quale l’errore di Misano pesa già tantissimo. Terzo ha chiuso Bastianini, che ha raggiunto nella graduatoria dei più presenti in top 3 Fenati e Mir, quarto Di Giannantonio, punti anche per Migno, Dalla Porta e Bulega.
Salutata l’Europa, il motomondiale si lancerà nella classica cannonball asiatica, con la novità della tappa Thailandese, che tra due settimane ospiterà per la prima volta i centauri dell’ex “continental circus”.
Francesco De Giorgi
