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Hamilton vince anche a Suzuka, Vettel sbaglia e dà l’addio definitivo al mondiale

07/10/2018

Hamilton vince anche a Suzuka, Vettel sbaglia e dà l’addio definitivo al mondiale

Al termine di un weekend dominato da cima a fondo, Lewis Hamilton ha riportato la vittoria nel Gp del Giappone, disputato stamattina sul tracciato di Suzuka. Per il britannico si tratta del nono successo stagionale, che lo porta ad avere un vantaggio di 67 punti in classifica su Vettel, che già con la prossima gara di Austin potrebbe regalargli matematicamente il titolo. Nulla e nessuno sono riusciti a mettere neanche per un secondo in dubbio il successo di Hamilton, che ha spadroneggiato senza rivali, aiutato anche dalla debacle ferrarista delle qualifiche. I tecnici di Maranello hanno infatti mandato in pista i piloti con le gomme sbagliate al momento sbagliato durante il Q3, costringendo Raikkonen alla quarta piazzola e Vettel addirittura all’ottava, obbligandoli ad una rimonta impossibile vista la superiorità del binomio Hamilton-Mercedes.

I primi chilometri di gara sono stati piuttosto movimentati, con un contatto sfiorato tra Verstappen e Raikkonen costato 5 secondi di penalità all’olandese ed un contatto reale tra Magnussen e Leclerc, che ha costretto la direzione gara a mandare in pista la safety car per ripulire il tracciato dai detriti. Nel trambusto, Vettel è riuscito a risalire al quarto posto, sfruttando un ottimo start e approfittando della disavventura occorsa a Raikkonen.

Alla ripartenza il patatrac, l’ennesimo di quest’anno. All’ingresso della spoon curve, Vettel ha tentato il sorpasso su Verstappen sfruttando la migliore velocità di uscita dal curvone precedente, ma l’olandese, prevedibilmente, ha chiuso malgrado la Ferrari del tedesco fosse ben all’interno della sua Red Bull. Il contatto che ne è seguito ha spedito Vettel nella via di fuga, senza danni ma in testacoda, mentre Verstappen ha potuto proseguire indisturbato. Se il contatto in sé può ritenersi un incidente di gara, tant’è che la direzione corsa non ha preso provvedimenti, non si può trascurare il fatto sia stato figlio della necessità di dover rimontare in tutta fretta per rimediare ad una qualifica disastrosa, che sia avvenuto in una curva dove i sorpassi sono possibili, ma non agevoli, ed in un punto in cui non è possibile usare il DRS. Tanti ingredienti che sommati hanno causato l’addio definitivo all’iride per Vettel e la squadra di Maranello. Dopo aver ripreso la pista in ultima posizione, Vettel ha iniziato a rimontare ma, forse per il bisogno di raffreddare la mente e riordinare i pensieri, ha impiegato qualche giro prima di ritrovare il ritmo giusto. Il tedesco, autore di diversi sorpassi spettacolari, non è però riuscito a risalire oltre la sesta posizione, abbandonando per sempre i sogni mondiali per questa stagione. Un mondiale che ormai è nella mani di Hamilton, che probabilmente a questo punto non riuscirebbe a perderlo neanche se volesse o se non si presentasse ai prossimi GP. L’inglese ha guidato la gara in modo talmente indisturbato da essere stato inquadrato pochissimo. Vettel all’ultimo giro gli ha tolto la gioia del giro più veloce, ma per Hamilton si tratta davvero di un particolare trascurabile al termine di un weekend che sarebbe riduttivo persino definire “dominato”. Il 2018 ormai è suo.

Alle spalle del leader iridato ha chiuso il compagno Bottas, stavolta lontano dal ritmo del caposquadra e in difficoltà negli ultimi giri con le gomme. Verstappen ha colto il terzo gradino del podio, tentando disperatamente fino all’ultimo di raggiungere il finlandese ed issarsi al secondo posto al termine di una prova comunque consistente. Quarto ha concluso Ricciardo, autore di una buona rimonta dopo aver patito l’ennesimo guaio tecnico in qualifica, davanti ad un Raikkonen che dopo il contatto nei primi chilometri è letteralmente scomparso dai radar. Ultimi posti a punti per Perez, Grosjean, Ocon e Sainz, tutti a distanza siderale dai migliori sei.

Francesco De Giorgi
 

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