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04/11/2018
MotoGP a Sepang: Rossi spreca, Marquez vince, Bagnaia e Martin iridati
Il trittico asiatico del motomondiale si è chiuso stamattina con la disputa anticipata del GP di Malesia, andato in scena con due ore di anticipo rispetto all’orario originariamente previsto per evitare che il classico acquazzone tropicale pomeridiano creasse gli stessi problemi già visti ieri in qualifica. La gara di Sepang ha chiuso definitivamente i conti iridati nelle classi minori, consegnando a Bagnaia e Martin i titoli rispettivamente di Moto2 e Moto3, mentre la classe maggiore ha visto il successo di Marc Marquez, che ha trovato in Valentino Rossi un fiero rivale, ma che purtroppo ha sprecato tutto a pochi passaggi dalla fine.
Il “Dottore” è partito in testa sin dalle prime battute, mostrando un ottimo ritmo coadiuvato da una Yamaha che dopo la vittoria di Vinales a Phillip Island sembra aver di colpo dimenticato tutti gli affanni di un’annata non facile. Rossi è riuscito a costruire un piccolo margine di poco superiore al secondo, ma da metà gara in poi Marquez ha inesorabilmente iniziato a recuperare decimi, fino a quando il campione di Tavullia non è incappato in un errore tanto banale quanto grave finendo a terra alla prima curva. Difficile dire come sarebbero finite le cose se Rossi non avesse spianato la strada a Marquez, ma sicuramente per pilota Yamaha sembrava in quella fase meno tonico del rivale spagnolo. Caduto Valentino, Marquez non ha più avuto rivali ed ha amministrato su Zarco, che come il compagno di marca ha patito un repentino calo delle gomme ed alla fine ha dovuto cedere la seconda piazza ad un sempre meno sorprendente Rins, che con la sua Suzuki è ormai presenza fissa nelle posizioni che contano. Quarto Vinales, autore di una bella rimonta. Lo spagnolo, ancora una volta, è sembrato avere problemi opposti a quelli degli altri piloti Yamaha, patendo molto in avvio e volando con le gomme consumate. Quinto Pedrosa, finalmente autore di una prestazione discreta, sesto un deluso e deludente Dovizioso, su una pista che sulla carta doveva essere tutta pro-Ducati. Nono Petrucci, dodicesimo Morbidelli, caduto nelle prime fasi Iannone. Nuova assenza per Lorenzo, che ha provato venerdì ma poi ha preferito lasciare la sua Ducati al collaudatore Pirro, autore di una prova nei ranghi prima della caduta ad un quarto di gara.
Moto2 a forti tinte azzurre grazie al primo successo in carriera di Luca Marini. Il fratellino minore di Valentino Rossi ha vinto una gara disputata con grande grinta, che gli ha permesso di tenere a bada Oliveira, che aveva assoluto bisogno di vincere per provare a tenere in vita il campionato. Il portoghese non è mai stato in grado di attaccare concretamente la testa della corsa, e la sua piazza d’onore è stata comunque inutile ai fini del campionato, che è andato a “Pecco” Bagnaia, terzo al termine di una gara giudiziosa e tutta volta al conseguimento dell’iride piuttosto che al risultato singolo. Per il team VR46, che schiera sia Marini che Bagnaia, un doppio successo storico, che senza l’errore di Rossi in MotoGP sarebbe stato trionfo totale.
Gara e titolo in Moto3 pere Jorge Martin. Lo spagnolo di Gresini ha vinto conquistando il margine necessario a fare bottino pieno ai danni del nostro Bezzecchi, al quale il quinto posto finale non è bastato per restare in lizza per l’iride. In ogni caso, ottima prestazione degli azzurri, con il lanciatissimo Dalla Porta ancora secondo davanti al compagno di squadra Bastianini e piazzamenti da top ten ten anche per Di Giannantonio, Arbolino ed Antonelli.
Francesco De Giorgi
