Notizie » Calcio » Nazionale Italiana

29/06/2012
Euro 2012: Spagna - Italia, la cicala e la formica.
Che la Spagna fosse la grande favorita per questi Europei 2012 lo pensavano un pò tutti, che però a contenderle il titolo fosse l'Italia, beh, questo a crederlo erano davvero in pochi. Le premesse con le quali la formazione guidata da Prandelli si è presentata a questa competizione non erano certo delle migliori. A parte le tensioni per il calcioscommesse e la rinuncia forzata a Criscito, l'Italia è arrivata ai blocchi di partenza con Barzagli infortunato, Cassano reduce da una lunga convalescenza per un delicato intervento, e Balotelli accompagnato dalle solite polemiche che da sempre questo fuoriclasse riesce, a volte anche inconsapevolmente, a provocare. Un bel putiferio, per il nostro Ct, con la certezza che una rapida eliminazione avrebbe sicuramente scatenato un inferno.
Ma la squadra ha risposto sul campo, con lavoro, sudore e sacrificio. Pochi fronzoli e tanta determinazione, il cinismo tipico dei vincenti, una difesa di ferro, un centrocampo molto tecnico, e un perfetto mix di fantasia e potenza in attacco, col duo Cassano-Balotelli.
Presentata come vittima sacrificale nei match contro Inghilterra e Germania, l'Italia ha fatto invece un sol boccone di entrambe, dimostrando oltre ad un grande equilibrio tattico, un'eccellente condizione atletica.
La Spagna, invece, continua a tener fede al suo 'credo calcistico', fatto di tanto possesso palla e di schemi che non prevedono attaccanti di ruolo (spesso Del Bosque ha impegato Fabregas nel ruolo di centravanti). Un gioco che talvolta finisce per diventare noioso, e che si dimostra poco produttivo in fase realizzativa.
Se le furie rosse continueranno a specchiarsi compiaciute nella loro bellezza, gli azzurri saranno sicuramente pronti a colpire al momento giusto, come hanno già ampiamente dimostrato di saper fare.
Da campione vero, Pirlo dopo la partita con la Germania ha dichiarato che essere in finale non serve a niente, se poi non si riesce a vincere.
Ma questo, sia chiaro, vale anche per la Spagna...
Donatello Giannetti
